536 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 9. nè in riguardo ad altro.1 Quando liell’anno seguente, nel suo giro, , |¿ pervenne nuovamente a Bamberga, di un risultato delle sue premure trovò così poche traccie, come se non vi fosse mai stato.2 Xel vesto egli ritenne il vescovo per un vecchio bonario, che ancora restava fedele nella fede cattolica.3 Egli non ammette alcun canonico che non uM»;, emesso la professione di fede, e pensa di esigere altrettanto da tutu ali insegnanti. A Forchheim presso Bamberga, egli non permette che un protestante venga accettato nel Consiglio.4 Elgard elogia il ved ovo ausiliare Giacomo Feucht come un predicatore zelante; solo per ;>ul> blicare le sue prediche egli trascura la riforma.5 II popolo colmine a Bamberga non è così cattivo e si lascerebbe facilmente ricondurre illa buona via, poiché i predicatori protestanti non hanno ancora trovato alcun accesso nella città.6 Su i conventi di Bamberga l’inviato pontificio non sa riferire alcunché di buono.7 Fu dato tuttavia a Gregorio .VT I [ di vedere che, nel 1583, Bamberga avesse in Ernesto von Mengersóirf un vescovo zelante per la riforma. 8 2. Del tutto differente da Bamberga si presenta Eichstätt, dove il vescovo Martino von Schaumberg (1560-1590) fin da principio riconobbe l’importanza del concilio di Trento. Il suo vescovo ausiliare, prescindendo dal vescovo di Lavant, fu ivi l’unico rappresentante dell’episcopato di Germania nell’ultimo periodo del Concilio. Immediatamente dopo, Schaumberg istituì il primo seminario della Germania secondo le prescrizioni tridentine, che egli mantenne a proprie spese finché Gregorio XIII non provvide l’istituto di rendite proprie.9 I professori egli più volte li prese dal coll* rio germanico in Roma, a cui inviò anche due condiscepoli.10 Immedia- 1 Elgard a Galli il 23 agosto 1575, in Schwarz, Gropper 305. Il suo memoriale per un collegio di Gesuiti, risposta del vescovo e replica di El: ed ibid. 306-313, cfr. 319s. Galli vuole il 3 dicembre 1575 che Elgard si scliier■1 —<■ per una scuola senza Gesuiti, ibid. 331 s. Cfr. Elgard a Galli il 15 agosto 1 '74. in Theiner I, 214 s. 2 A Galli il 24 novembre 1575, in Schwarz loc. cit. 328'. Cfr. a Gai:: il 1° ottobre 1575, ibid. 319. 3 A Madruzzo il 31 luglio 1574, ibid. 171. 4 A Galli l’8 ottobre 1575, ibid. 323. 5 Schwarz loc. cit. 328. Elgard aveva prima, il 31 luglio 1574, fatt ai vescovo ausiliare grandi lodi (ibid. 173). e Ibid. 324. «Populus non est omnino pessimus ser miserrimus » (ibid. : 7 A Galli il 4 ottobre 1575, ibid. 320-323. s Schmidlin II, 143. A Zobel di Gibelstadt, immediato successore di Ve* (li Wiirtzburg, fu spedito il 29 agosto 1579 un breve con seri rimproveri per aver posto un vicario protestante nella Carinola e nella ¡Stiria (Theiner III. -’11! anche Martino von Eyb, successore di Zobel, che il 17 gennaio 1581 aveva comunicato a Roma la sua elezione (Theiner III, 248) fu ammonito dal paP11 il 1° aprile 1581 per la stessa cosa (ibid. 249) e respinse il 15 luglio (ibid. -le giustificazioni inviate il 17 giugno da Eyb (ibid. 250). Cfr. NuntiaturVerichte II, i,mn. » Sttttneb, Gesch. den bischöflichen Seminars in Eichstätt, Eichstätt 1S59. Schmidlin II, 76. i» Steinhuber I, 280 ss.