26 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo I. Il principale compito del Cardinal nepote consisteva nell’esercizio degli uffici di rappresentanza, che, secondo l’opinione dominante, potevano essere affidati solo ad un prossimo parente del papa.1 In che guisa la tradizione esigesse una tale rappresentanza, si vide nell’anno 1574 in occasione del viaggio del re Enrico III dalla Polonia in Francia. Nello stesso 5 luglio in cui il cardinale S. Sisto fu inviato a Venezia come legato, per ossequiare questo monarca, concesse Gregorio XIII del tutto inattesa la porpora al figlio di sua sorella, Filippo Guastavillani, trentaquattrenne, per non restare, come egli disse, senza un cardinale nepote.2 II papa non aveva partecipato notizia del suo divisamento a nessuno,s neppure a Galli ; nonpertanto l’influenza del cardinale segretario di Stato per questa nomina del Guastavillani non venne in alcuna guisa diminuita. Ciò risulta dal fatto che la corrispondenza con il cardinale legato, Filippo Boncompagni, venne lasciata al Cardinal Galli.4 Guastavillani era molto amato alla curia per le sue piacevoli distinte maniere; ma la sua capacità parve a Paolo Tie-polo molto limitata.5 Migliore opinione ebbe l’ambasciatore di Venezia per Giacomo Boncompagni. Gregorio XIII non potè nascondere0 il suo amore per questo suo figlio natogli nel 1548, quindi dieci anni prima del suo passaggio al sacerdozio,7 ma mai dimenticò in questo i i Cfr. Tobne 120. = Actti consi-st. presso Torni: 121, n. 1 * Diarium (li Mucantius Archivio segreto pontificio. Cfr. Santori, Diario concisi. XXIV, 2.43. iCiaconius (IV 46) assegna erroneamente il 5 giugno. Vedi anche * relazione di Cusano del 10 luglio 1575, il quale aggiunge: «li detto card. Guastavillano è in a mettanone ili esser di maggior valore del card. Boncompagni et se liene por adesso farà le faccende che l’altro faceva che sono per la sopraintendenza delle cose di governi del stato eeclesco». Archivio di Stato in Vienna. 3 Vedi in App. n. 15 la * relazione di Odescalchi del 0 luglio 1574, Archivio Gonzaga in Mantova. ■i Torne 121. s Vedi P. Tiepoi.0 219 ; li quale riferisce che Guastavillani nel 157S ebbe solo 5000 scudi di entrata: allorché morì il cardinale Cornaro (15S4), Guastavillani ottenne il Carmelengato e amministrò bene : v. Ciaconius IV 46. Una lettera di Gabriele Saivago del 10 luglio 1574 (Atti d. soc. Lig. XIII, 879) e anche la * relazione del 1574 (Biblioteca Corsini App. n. 13) giudicano Guastavillani molto favorevolmente ; pure questi non aveva avuto allora alcuna occasione per dimostrare la svia coltura. L'elogio di Guastavillani neH’Oraiio in funere J'hil. Guastavillani card« Cani. hai ita in tempio 8. A post. VII Cai. 8ept. 1587 (Cod. 1). S. dell’A re bivio Boncompagni in Roma) è esagerato sicuramente. a Secondo Ciappi (3) Ugo Boncompagni fu sacerdote nel 155S; cfr. Fanti-zzi IV, 2S2. L’anno della nascita di Giacomo è il 1548, v. P. Tik.poi.o 219. 7 Vedi assieme alle Inforni,azioni Fiorentine presso Torne 118, n. 1 1’* Avviso di Roma del 4 luglio 1573 («Castellano suo occhio drito»), Archivio di Stato ìli Vienna le la relazione di N. Da Ponte 13.