260 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 5. riconoscere ufficialmente Filippo II come re del Portogallo; il 18 marzo 158'1 l’ambasciatore sinora portoghese che era in Roma, Gomez da Silva, con pompa spagnuola, prestò ubbidienza in nome del suo attuale sovrano.1 Si vide subito che il grande risultato politico riportato da Filippo nella questione portoghese lo aveva reso anche più inflessibile negli affari di politica ecclesiastica. Di quanto poca buona volontà desse prova il re per un nobile accordo, lo avevano già dimostrato le trattative iniziate in Roma alla fine del 1578. I progetti del papa che riportavano lo stato della giurisdizione in Sicilia sulle basi del diritto canonico, furono combattuti con tutti i mezzi dagli Spagnuoli. Nel mentre Filippo II il 13 luglio 1579 dispoticamente nominava il suo cappellano Nicola Stizzia a giudice 'permanente della Monarchia Si-cula, rendeva anche questo tribunale stabile, onde Gregorio XIII protestò solennemente.2 Al papa questa condotta del re di Spagna riuscì tanto più amara inquantochè proprio allora (18 luglio 1579) gli aveva accordato importanti rendite ecclesiastiche.3 Non solo le trattative sulla Monarchia Sicula avevano preso una piega cattiva, ma nel novembre 1580 anche quelle sugli exequatur, cosicché era da temersi il fallimento di tutta l’azione conciliativa.4 La tensione fra Roma e Madrid,5 si acuì maggiormente, allorché Gregorio XIII negò al re di Spagna la rinnovazione dei sussidi ecclesiastici, che dopo l’accomodamento di Filippo con la Turchia non avevano alcun motivo di essere. Le assicurazioni tranquillizzanti che aveva dato la Spagna sulle sue relazioni con la Porta, furono smentite dalla notizia pervenuta in Roma nell’aprile 1581 del prolungamento dell’armistizio con i el reina&o de D. Felipe II, voi. 2, Madrid 1S98; Fr. Giovanni Todini, * flela-zione dell’impresa di Poi'togallo nel 1580 (dedicato a Giacomo Boncompagni). Ital. %3ff, Biblioteca idi Stato in Monaco. 1 Vedi Mucantitjs, 1 Diarium, Archivio segreto pontifici0-Cfr. la »relazione di Odescalclii del 18 marzo 1581, Archivio Gonzaga in Mantova e Montaigne II, 24 s. Le credenziali per G. da Silva pressi) Theiner III, 714®.; ivi il piccolo breve di felicitazioni del 3 aprile 1581. '•> Gregorio XIII a Filippo II. 2 Vedi Sentis 128 s. Cfr. iSavagnone loc. cit. 21. ■ 3 Vedi Hergenrother in ¡àrohiv fiir Tcathol. Kirchenrecht X, (1863), 21. 4 Vedi la * relazione 'di Odescalchi del 5 novembre 1580, Archi' i ° Gonzaga in Mantova. La lettera di Filippo II al marchese di Alcaniz del 19 aprile 15S0 con la quale il re precisa il suo atteggiamento, presso Seb-( bano, Corresp. dipi. Ili, t.xv s. 6 Per un tempo restò vacante pure il posto di ambasciatore spagnlll','l in Roma. L’abate Brisegna curava gli affari; v. le * relazioni di Sporca all arciduca Ferdinando del 30 luglio e 24 settembre 1580, Archivio luogotenenza in Innsbruck. In una * relazione idei 7 ottobre 15811 1 Sporeno mette in relazione la vacanza del posto di ambasciatore con le fl,u stioni di Milano. Ancora il 16 dicembre disbrigava gli affari solo Brisegna.