702 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 10. Possevino nell’appartamento del re celebrò la messa e gli amministrò la santa comunione. Tutto questo si compì nel mistero più profondo, alla presenza solo di pochi intimi nel castello di Stoccolma.1 I passi ulteriori per ricondurre il regno alla antica Chiesa dovevano venire rimandati sino alla decisione della Santa Sede intorno alle bramate concessioni. Non solo per queste trattative parve necessario il ritorno di Possevino, ma anche perchè la sua qualità di prete cattolico era diventata nota a Stoccolma ed aveva suscitato grande irritazione presso il clero protestante. Con prudenza, egli non attese che il re gli imponesse il ritorno, ma lo precedette, dichiarandosi pronto alla rappresentanza anche degli interessi politici di Giovanni, nell’alleanza con la Spagna e nell’affare dell’eredità della regina. Già il 20 maggio 1578 egli lasciava il regno come inviato di Svezia. Egli prese seco un numero di giovani svedesi e finlandesi, i quali dovevano venire educati in istituti cattolici come missionari.2 Assieme alla diffusione di solidi scritti cattolici, come di una versione svedese del catechismo del Canisio, Possevino ritenne giustamente come il mezzo più importante al ripristino dcH’anti:. Chiesa la formazione di eccellenti sacerdoti indigeni, i quali con la cognizione della lingua nazionale unissero una profonda cog" -zione della teologia ed entusiasmo per gli ideali di una pura vii:, sacerdotale.3 Passo passo questi missionari dovevano tentare di riconquistare il terreno perduto. Da Braunsberg Possevino fece a Gregorio XIII il progetto, di erigere quivi un seminario pontificio ! per la formazione di missionari per le regioni del nord, principalmente per la Svezia e per la Finlandia, importante a causa delia sua posizione confinante con la Russia.3 II progetto fu eseguito 1 Vedi Th einer, Schweden I, 471 s., 485 s. : « A Possevini responsione.« ad nobilissimi et regii viri septentrionalis interrogationes qui de salutis aeten:.n comparandae ratione ae de vera ecclesia cupiebat instrui », nella sua Biìilm-theca Selecta, Bomae 1593, 1. 6, p. 488s. ed anche in Possevini Moscovia, niae 1568, 31ßs. Ofr. Werner, Gesch. der polem. Literatur IV, 334, n. 1. 2 Vedi la relazione di Possevino in Theiner, Schweden II, 271 s. e la lettera di Giovanni in Theinek, Annales II, 408 s. ; Karttunen 130 s. ; Steinhi'Hi-R I2, 354. I.laureo inviò per mezzo di Possevino due giovani ruteni ed uno, russo , per essere educati in Koma ; v. Wierzbowski 713. 3 Cfr. Pierling, La Russie II, 210. * Cfr. sopra p. 177. s « Qui guadagnerà in Finlandia la conversione dell’anime aprirà una grande porta alla Moscovia e però meno alcuni di quel paese perchè sieno m Koma instituiti », dice Possevino nella «Relazione», p. 36, citata sopra P-li. 1. Sui discepoli dei gesuiti finlandesi v. Lelnberg, Om finske studerendt < jesuitcollegier in Hi st. Arkistn XI, Helsingförs 1891, 156 s. e Biatidet ibid. XI^-(1905), 178 s. Il »progetto non datato, certo proveniente da Possevino, di engere seminari in Braunsberg ed Olmiitz i>er la «ISuecia e Finlandia » in Miscei ■ Arm. 11, t. 94, p. 213 s. Archivio segreto pontificio.