Il duca di Baviera, Alberto V, promotore della restaurazione cattolica. 435 Dio è il ventre e la borsa e la cui religione è basata sulla sfrenata perspicacia della loro testa » non porterebbero alla città la benedizione di Dio.1 Appoggiato a questi principi il duca favoriva la restaurazione cattolica. dovunque egli poteva. Nella piccola contea di Haag, chiusa attorno dal territorio bavarese, il conte Ladislao von Frauenberg nel 15572 aveva introdotto il Luteranesimo.3 Dopo la morte «lei conte privo di eredi, la contea di Haag passò al duca di Baviera, il quale inviò tosto Martino Eisengrein ad Haag per il ristabilimento della religione cattolica. Eisengrein riportò all’antica .fede il predicatore di corte del defunto finite, Gaspare Franck; questi ordinato prete, nel 156S si ricondusse all'antica sede della sua azione, e riuscì alla sua prudenza di riconquistare in pochi mesi tutti gli abitanti della contea alla Chiesa Cattolica. 4 Il duca Alberto V, almeno per qualche tempo, ricondusse la fede cattolica anche a Ortenburg. Il conte Gioacchino aveva chiamati predicatori luterani nel suo piccolo Stato, ma il duca di Baviera gli contese il diritto, poiché Ortenburg non era politicamente indipendente, occupò con la forza la contea e cacciò i pastori. Ma il giudice supremo dell'impero decise nel 1573 la vertenza a favore di Ortenburg il quale per tanto aprì di nuovo il suo territorio al Luteranesimo.6 Su l'indipendenza politica della signorìa di Hohenwaldeck esisteva pia sotto il duca Guglielmo IV un’uguale divergenza di opinione. Alberto V terminò la lite col rinunziare ai suoi diritti, ma sotto la condizione che in materia religiosa in Waldeck non si facessero cambiamenti.6 Quindi agli sforzi del zelante principe protestante (li Waldeck furono messi freni rigorosi.7 Anche un territorio che non apparteneva alla Baviera fu riconquistato alla Chiesa, per l'influenza di Alberto V : il piccolo marchesato Ba-il<‘n Baden. Il marchese Filiberto aveva tollerato che ivi tutte le par- 1 Knöpfleb 219. 2 -Su lui W. Goetz nell’ Oberbayrischen Archiv XL VI (1889-90), 108-165; " ■ Geyeh nel Beitr. zur bayrischen Kirchengeschichte I, Erlangen 1895, 207 ss. ; Hifzlbr iv, 316 s., 473, 53g, 3 « II motivo precipuo » dice Goetz loc. cit. 148, « sembra senza dubbio ' 1»' sia stato la speranza di ottenere tanto più presto con il passaggio all’eresia ' na separazione da sua moglie». 4 I’axjxus negli Bist.-polit. Blätter CXXIV (1899) 547, 550, 557. L. Pflegeb, > "edita, essa aggravia più fieramente i sudditi» (Paultts loc. cit. 549). Gaspare Frank cfr. ibid. 545-557, 617 627; RÄss, Konvertiten II, Freiburg 'l|. 15-84; Hungebi Orationes I, Ingolstadt 1001, 531; Akettin loc. cit. 191; '"(no funebre in Rob. Tukneb, Panegyrici... Orationes, Ingolstadii, 203 ss. Hiezleb iv, 527, 537. “ Ibid. 539. Ibid. 540 s. Cfr. W. Knappe, Wolf Dietrich von Maxlrain und die Re-'"intion in der Herrschaft Hohenwaldeck, Leipzig 1920.