238 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 5. assegnarsi dalla Repubblica.1 Maggiormente da impensierire era la voce sempre più insistente che Venezia trattasse una pace separata con la Turchia con la mediazione della Francia.2 Gregorio poteva credere solo con difficoltà ad un tale tradimento, quindi, come fu annunziato da Roma nel novembre 1572, aveva concesso alla Repubblica per la durata della guerra contro i Turchi la vendita di beni ecclesiastici sino all’ammontare di 100.000 scudi.3 L’ambasciatore di Venezia, anzi il doge stesso, di fronte al nunzio che ogni giorno diventava più inquieto, smentirono recisamente le trattative con i turchi.4 Poiché la voce insisteva, giudicò opportuno Gregorio XIII a mezzo del nunzio Salviati di richiamare l’attenzione del governo di Francia su la vergognosa eventuale sua mediazione fra la Porta e Venezia.5 La bolla In coena Domini pubblicata il 19 marzo 1573 contiene una particolare decisione contro coloro che si occupassero per annientare la Lega antiturca.6 Un grave sospetto su l’intenzione di Venezia era sorto durante le trattative che ebbero luogo in Roma dal principio del 1573 su la campagna da intraprendersi contro i Turchi. La Spagna era ivi rappresentata dal cardinale Pacheco e Zuniga, e Venezia da Paolo Tiepolo. Per incarico dei papa vi presero parte i cardinali Morone, Galli, Marco Sittich, Chiesa, Cesi, Aldobrandini e Guastavillani. Durante le trattative si manifestò visibilmente la mira di Venezia di evitare al possibile una decisione. Per riuscire ad una conclusione si dovette tener conto in larga misura delle domande del rappresentante della Repubblica di S. Marco.7 Le principali disposizioni della convenzione, condotta finalmente a termine il 27 febbraio 1573, stabilivano che la flotta pontificia e spagnuola, prima della fine di marzo, si sarebbe dovuta raccogliere in Messina per poi riunirsi a Corfù con la flotta veneziana e quindi tentare nel levante un colpo contro i Turchi. Il numero complessivo delle galee doveva venir portato possibilmente a 300 ; al minimo Spagna e Venezia dovrebbero metterne 130 ciascuna, il papa 18.8 I preparativi per l’esecuzione dell’intrapresa cominciarono 1 Ibid. 209 s. ; 21J3 s. J Ibid. 219 s. * Vedi la * relazione di Arco del 1° novembre 1572, Archivi o di Stato in Vienna e Libri coni meni, di Venezia VI, Venezia 1903, 330 s. 4 Vedi Serrano, Lina II, 236, 305 s. La relazione del nunzio citata al primo posto ha la data: Venezia 17 gennaio 1573, il che manca in Serrano. Nunziat. di Venezia XII, 217, Archivio segreto pontificio. 5 Ofr. in App. n. 86 le * note di Salviati, A r c bivio Bonco m ;» a g n i •11 Roma. « Vedi Serrano, Liga II, 219. 7 Vedi ibld. « Ibid. 407 s. dove trovasi il testo completo delVaccordo.