582 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 9. pace di far del bene in Germania, può essere solo Morone e non altri • non solo l’imperatore, ma l’intiera corte è piena delle sue lodi.1 La presenza di Morone nell’impero Germanico doveva diventare vantaggiosa anclie per l’intiero lavoro della riforma cattolica in Germania. Come si era desiderato in Eoma tutti i promotori della riforma cattolica Tedesca convennero presso di lui : Delfino e Portia, Ninguardt Elgard e Canisio gli dettero relazione orale ed in iscritto e si consigliarono con lui.2 Quindi i protestanti non videro molto volentieri a liati-sbona quest’« uomo magro piuttosto alto » con la « barba canuta » e con il non consueto « mantello e zucchetto rosso carminio » il quale non ostante la sua «tarda età»3 valicava ancora le alpi; ma essi riconoscevano nel loro fare e nella loro maniera di esprimersi la sua alta capacità. 4 Il discorso con cui Massimiliano II aprì il 25 giugno la dieta, non conteneva parola alcuna sulla questione religiosa.5 Ma una dichiarazione scritta dai consiglieri degli elettori, accettata da tutti i protestanti, solo in qualche modo temperata da i consiglieri di Sassonia, domandava tosto prima d’ogni altro la conferma della dichiarazione di Ferdinando6 e sebbene nuovamente risultasse che di questo atto tanto discusso «parecchi principi non ne avevano avuto sinora alcuna notizia»,7 e sebbene i consiglieri di Sassonia affermassero alla presenza del loro elettore, che la dichiarazione non poteva applicarsi alle condizioni di Fulda del-l’Eichsf eld,8 pure la domanda sollevò una vera tempesta. I cattolici dichiararono che prima partirebbero anziché permettere una discussione religiosa!9 Prima la discussione religiosa o nessuna tassa per la guerra turca! minacciavano i protestanti.10 Dappoiché la Sassonia si associò a questa minaccia, fu indirizzata una nuova istanza, principalmente anch’essa per la conferma della dichiarazione di Ferdinando.11 «Voglia Iddio darci grazia che questa discussione si calmi, scriveva allora l’inviato di Austria, che altrimenti noi vedremo una dieta ben singolare».12 1 Delfino in Theineb II. 528. Sulle trattative riguardo alla questione ili Polonia, sulla lega antitur*ca, su la Fiandra e ¡su la religione v. Morone a Galli i! 19 giugno 1576, Nuntiaturìterichte II, 50-56. 2 Moritz 272. Ninguarda compose alla dieta la sua « informatio » sulle condizioni della Germania ; v. Sohellhass, Akten I, 47-108, 204-237. s Mobitz 271. * «Una testa scaltra, pratica e quasi adatta a quei negozi» Federico Palatinato in Kxuckhohn II, 960. 5 Mokitz 280 ss., cfr. 279. ß Ibid. 281-287. 7 Ibid. 286. » Ibid. 282, n. 4, 288 n. s Ibid. 293 s. io Ibid. 300-307. Ibid. 308 s., 313. i2 Ibid. 302.