334 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 6. quanto egli sa, nessun cattolico è in unione con Guise.1 L’inviato francese Castelnau de Mauvissière scrive dei cattolici inglesi, che essi si consolavano costantemente con la speranza che la loro regina aveva in cuore più simpatia per loro di quello che mostrasse nel suo codice e nella sua politica. Anche i protestanti sono ancor sempre in timore che essa favorisca i cattolici qualora sposasse un principe cattolico. Elisabetta stessa riconosce che questi sono i suoi sudditi migliori.2 La fedeltà verso la regina apparisce in maniera spesso commovente nei martiri. Comunemente innalzano la loro ultima preghiera sotto il capestro proprio per la regina. Felton, il quale aveva attaccato alla porta del palazzo arcivescovile la bolla di scomunica contro Elisabetta, immediatamente prima della sua esecuzione si tolse dal dito un prezioso anello con diamante e lo inviò a lei.3 Per marcare i preti del delitto di alto tradimento, nonostante la mancanza di prove visibili, Burghley ricorse ad un mezzo estremo d’informazione. Appoggiandosi alla bolla di scomunica di Pio V, presentavasi agli accusati la cosidetta «domanda sanguinaria » :4 cosa faresti tu se il papa o il re di Spagna inviassero in Inghilterra un esercito per ristabilire la religione cattolica? Per gl’interrogati non era abbastante se essi affermavano' che nelle circostanze in cui essi di fatto si trovavano riconoscevano Elisabetta come la loro legittima regina; da loro si esigeva l’espressa assicurazione che non vi era da considerare alcun caso in cui — secondo il diritto internazionale del medio evo — potesse essere lecito l’attacco armato di una potenza straniera, o in cui il papa dovesse procedere alla deposizione della regina. Rispondere senz’altro a questa domanda nel senso voluto dal governo non era possibile; qualsiasi risposta evasiva o condizionata si riteneva tosto per una prova di un sentimento di alto tradimento. Sulla base di questa domanda sanguinaria, naturalmente poteva ora il governo far giustiziare qualsiasi cattolico come traditore. 1 Poixen loc. cit. 409. « Con ésto envió il V. M. copia (le una carta (le la (1? Escocia, respondole acerca de los católicos que (le ningún manera no sul" conviene declararles nada, mas aun tentallos, por estar demasiadamente amilanados, como lo lie escripto a V. M. por diversas veces». Mendoza il 28 marz" 1583,. Corregí), de Felipe II, voi. V, 488. « Yo non sé verdaderamente que liava aquí algunos católicos principales que traten con el de Guisa». Mendoza “ 16 luglio 1583, ibid. 516. Aless. Farnese il 30 novembre 1583 (Lechat 142i serva dietro il giudizio degli inglesi esiliati in Fiandra, che i cattolici d I»‘ ghilterra non prenderebbero le armi prima dello sbarco di una armata pre—" di loro. Essi vogliono che questo sbarco avvenga a nome del papa, che alni nienti si unirebbero i cattolici e gli eretici, per cacciare lo straniero. 2 C’astelnau il 27 maggio 1579, 30 agosto 15S0, 9 aprile 1681, in POILF> loc. cit. 40S. 3 Spillmann II, 116. * « blooily question». Cfr. su ciò Pqtt.kx loc. cit. GIV (1904), 513 s.