Gregorio XIII. Ì572-Ì585. Capitolo 12. dere, quando alcuno rifiuta ubbidienza dopo un duplice ammonimento, come evitare l’abuso dei favori concessi, e come debba rimuoversi l’abuso precedentemente avvenuto dell’ordinamento edilizio di Sisto IV, Leone X, e Pio IV, come pure disposizioni sui modi di usare del denaro delle multe.1 Dove nella costituzione si parla del compenso per l’espropriazione, e della somma di acquisto nella vendita forzosa, vien sempre stabilito, che solo gl’impiegati incaricati dell’edilizia possono fissare l’altezza dell’importo. Importante è infine anche l’osservazione, che nel dubbio sul senso delle disposizioni pubblicate debba valere quell’interpretazione che favorisce maggiormente l’abbellimento della città.2 Così Gregorio XIII attese in ogni guisa al miglioramento ed al bene della sua sede. In piccolo ciò lo dimostra una disposizione del 1573 su l’introduzione di nuovi camini; essa rese utile un’invenzione per impedire il fumo.3 Per la difesa e fortificazione della città,4 cosa che ugualmente stette molto a cuore al papa: nell’aprile 1575 fu riparato un baluardo caduto di Castel S. Angelo e furon rinforzati i bastioni di Borgo.6 Tutte queste imprese favorirono lo sviluppo di Roma, che dopo il 1575 addivenne manifesto.6 Come segno di gratitudine verso il suo generoso sovrano il popolo Romano decise dietro proposta dei Conservatori del Bufalo, Mancini e Cavalieri il 23 febbraio 1576, di erigere al papa nella grande sala del palazzo del senatore una statua di marmo.7 L’esecuzione fu affidata a Pierpaolo Olivieri, il quale ornò anche il monumento di Gregorio XI eretto dai Romani nel 1574 in S. Francesca Romana, con un rilievo che 1 § 17-21. 2 « Omnia et singula, quae supra statuta sunt, in eam parte interpretanda esse, quae ad Urbis ornatum magis facere videbitur». § 23. s Vedi * « Decreto circa il fare camini che non faccino fumo nel modo ritrovato da Filippo Castagnoti », in data 22 giugno 1573, in Editti V, 74, p. 100, Archivio segreto pontificio. Sui camini della rinascenza cfr. Durm. Baukunst der Renaissance 274 s. * Cfr. A. Jìibby Le mura di Roma, Roma 1S20, 340, 359; Forcella XIII, 30; Borgatti, Le mura di Roma, Roma 1890, 380; Lanciani IV, 84 s. s Vedi gli * Avvisi di Roma del 23 aprile e 15 ottobre 1575, Uri). 10),k-p. 4091), 5$4b, Biblioteca Vaticana e ibid. i * pagamenti 1575-70 nel Vatie. 6691. Giappi 11 ; Rodocanachi, St.-Ange 177. 6 Vedi la * nota nell’Archivio di Propaganda in Roma, Collegi 363, p. 65. SuU’aumentare della popolazione v. Beltrami 28 ; sulle nuove costruzioni di case, particolarmente in Trastevere, cfr. iSeb. Werro, * Itinerarium Hierosolymit., Biblioteca dell’università in Friburgo d. Sviz- ? La * decisione nel Cod. G. 31S, p. 211, della Biblioteca Chigi i » Roma. Cfr. Rodocanaghi, Capitole 111 s. ISfel maggio 1577, fu scoperta la statua ; v. in App. n. 20 la * relazione di ¡Strozzi del 25 maggio 1577, A i chivioGonzaga in Mantova. Cfr. anche 1’* Avviso di Roma del 25 mai,-gio 1577, Uri). 101,5, P. 299, [Biblioteca Vaticana.