I gesuiti A. Valignani e M. Ricci. 733 Ielle benedizioni del Cristianesimo. Nella città stessa egli raccolse poveri Cinesi che ivi lavoravano come schiavi in una congregazione sotto il nome di Gesù. Per promuovere la vera missione, egli in Matteo Ricci, che giunse il 9 agosto 1582, chiamava l’uomo, ui doveva riuscire ciò che sino ad ora era stato impossibile. Nel settembre 1583 Ricci con il suo fedele compagno Michele Ruggeri giunse a Tsehao-King nella provincia di Kwangtung. Egli procedette con grande prudenza e precauzione. Attirato dalla buona ama del governo cinese, così egli dichiarò al governatore, era egli venuto da molto lontano in questa terra, solo per servire Iddio, il Signore del Cielo, in una piccola casa e chiesina; egli e il suo ■ompagno vivrebbero di elemosine, così chiedevano il permesso di potere abitare nella città. La modesta richiesta fu esaudita. Matteo Ricci,1 che la Provvidenza aveva destinato all’esecuzione dell’opera desiata di Francesco Saverio, era nato nel 1552 in Macerata nella Marca di Ancona. Egli discendeva da una distinta famiglia. Formatosi nell’istituto di educazione dei Gesuiti in Macerata, studiò prima in Roma il diritto, quindi entrò nel 1571 nella Compagnia di Gesù, dove Fabio de’ Fabi fu suo maestro dei novizi. Come a questo eccellente uomo così egli fu grato non meno ad un altro dei suoi maestri, il celebre Cristoforo Clavio. Clavio gli insegnò la scienza matematica astronomica, che a lui assieme alla sua eccezionale attitudine alle lingue,2 doveva prestare i più grandi servizi presso i Cinesi cupidi di sapere. Ricci e il suo compagno presero in Tschao-King una casa 1 Cfr. oltre le biografìe antiche di d’Om.ÉANs (Paris 1854). C'ir. Sainte-Fqi (Paris 1850), Werfeb (2* edizione, Regensburg 1870), il bel lavoro di Bruckeb negli f; tu de a CXXIV (1910), 197 s. Le maggiori benemerenze circa la memoria di Ricci le ha conseguite Tacchi-Venturi, che col concorso del comitato italiano per festeggiare il terzo centenario della morte « dell’apostolo e geografo della Cina» ha intrapreso la pubblicazione degli scritti istorici di Ricci: Opere tto-rìche di M. Ricci... Con prolegomeni, note c tavole. Voi. 1: 1 Commentarli della Cina ; II : Le lettere dalla Cina, Macerata 1911-1913. Sul valore delle lettere, nelle quali vengono in luce le qualità eroiche di Ricci, meglio che nei commentari cfr. Civ. Catt, 1914, IV, 215 s. e la bella monografia di A. Luzio: Le opere storiche del P. Ricci, nel periodico La Lettura XV (1915), 209 s., il "Piale elogia la pflblicazione di Tacchi come un « Monumentimi aere perennius ». Cfr. inoltre L. Nocentini, Il primo Sinologo in Atti del IV Congretto interna:, degli Orient, II, Firenze 1881, 273 ss. ; Cabaooi, Il I‘. il. Ricci e la nua operai geograf., in Riv. geogr. Ital, XXV e XXVI (1918 e 1919); Ricci-Riccabdi, II P. il. Ricci (1578-1619), Firenze 1910; Vacca in Nuova Antologia settembre 1910, Richthopen (China I. Berlin 1877. «54) designa Ricci come una delle pili distinte figure nella storia delie missioni di Oriente. «(Se la (xmipagnia di Gestì, dice Lrzio (loc. cit. 217) ; annovera il P. Ricci fra le ligure pifl immacolate delle sue missioni, la civiltà e la scienza devono in esso additare una delle creature sovrane che le hanno più nobilmente propagato con le virttì dell ingegno e del carattere, con l’idealità degli intenti, con l'eroismo del sacrifici ». ■d- Huonder, Der chinesische Ritcnstreit Aachen 1921, 23 s. 2 Vedi Dahlmanjt, Sprachkundc 27 ; Baumgartneb, Weltliteratur II, 511.