Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 2. di Filippo; tutto quello che essa possedeva in grazia esserne a lui riconoscente; perdere la sua direzione esser per lei più duro della morte.1 Fra i santificati o beatificati più tardi, i due fondatori di Ordini, Camillo de Lellis e Giovanni Leonardi di Lucca, furono sotto la direzione di Filippo ;2 Giovenale Ancina apparteneva come socio alla Congregazione dell’Oratorio ;3 con Carlo Borromeo,4 col cappuccino Felice da Cantalice,5 colla domenicana Caterina de’ Ricci“ l’univa un’intima amicizia; i martiri inglesi salutati spesso da Filippo, incontrandoli per strada, con il saluto : Salvete, ftores martyrum, chiesero la sua benedizione prima di recarsi nel campo sanguinoso delle loro fatiche e dolori. Assicura il cardinale Cusano di non aver mai conosciuto un uomo che come Filippo Neri godesse più grande venerazione fra i grandi e fra gli umili.7 Fino al suo ottantesimo anno, sino alla sua morte al 26 maggio 1595 visse egli, secondo una bella espressione del Baronio,s non per sè stesso ma solo per il bene degli altri, per il bene dei suoi romani e Roma lo contracambiava con una fiducia illimitata. Anche vecchio restò egli ancora l’apostolo della eterna città e il suo apostolato si estese dal papa all’ultimo ragazzo della strada.9 Non meno meravigliosa di questa venerazione stessa è, che essa, anche presso coloro che stettero nella più intima relazione con Filippo per decenni, col passare del tempo non diminuì ma crebbe sino alla sua morte. I più sorprendenti esempi di questo sono Baronio e Tarugi ; ugualmente avvenne con i futuri papi Clemente Vili e Leone XI. La sua direzione delle anime con tutta la carità e amorevolezza del suo carattere, non ebbe affatto alcunché di femminile. Da quelli che appunto allora si erano convertiti, 10 naturalmente, egli esigeva solo il necessario ; se però alcuno gli affidava la propria direzione, e si era fortificato nel 1 Ardi, della Sor. Som-, di storia patria XXVII. (1904). 488. - Capecelatro II. 298, 305. Vedi sopra i>. 137. 1 Capecelatro II, 49 s. o Ibid. 293 s. » Ibid. .335. ¡La sua vita la scrisse Razzi. Lnrru 1894: cfr. Le lettere ili x. Caterina ite' Rieri alili famiglia, «on la giunta di alcune altre, raccolte da Cesare Guasti e pubblicate per cura (li Ai.. Gherardi, Firenze 1890; Sisto da Pisa, Lettere inedite ili x. Caterina de’ Ricci, Firenze 1912. Vedi anche Reumont. Ilriefe heiliyer Italiener, Freiburg 1877. 251 ss. ~ Capecelatro II, 385 s. * « qui octogenarins nunquam sibi vixit, sed omnium semper utilitati, noeta dieque usque ad extremam horam». Lettera del 5 agosto 1595 a Giovenale 'Ancina, presso Laemsier, Diatriba. 82. 9 Benedetto XIII eleTÒ nel 1720 la festa di san Filippo (26 maggio) a festa di precetto per Roma e dintorni. Cfr. Laderchi 1571, n. 173. !» Capecelatro I. 439.