Documenti inediti e comunicazioni d’archivi. N. 14, a. 1574. 873 hora è guardaroba, che può assai et è servitore vecchio et li parla con molta libertà et semplicità, che piace al Papa. Yi sono altri camerieri nobili che S. Stà rispetta, et possono fare certi uffìtii che sempre toma bene che siano fatte buone relationi, perchè il Papa qualche volta ha piacere che li dicano come l’intendano, tra quali vi è il sigr Claudio Gonzaga che vale e del quale il Papa si è servito di mandar in volta et a commetterli negotii; degli altri camerieri non vi è chi ardisca dirgli cosa alcuna o replicargli. Monsr Fantino, quale è maestro di casa, ha havuto più ardire et autorità di quello ha di presente, che corse un po di burrasca per conto di donne, pur si conserva et il Papa l’ama, restando la memoria de’ piaceri havuti quando era in minor fortuna, et è buon gentilhomo. Monsr Contarello, qual’è datario et di natione Francese, è di molta riputazione et si è andato avanzando sempre nella gratia di N. S., quale li presta gran fede et ha opinione che sia sincero et libero huomo et intenda benissimo il suo ufficio, et quando lui vuole ottiene et facilita ogni negotio, sicome li distrugge ancora se li oppone. Con S. Sigia si sono uniti parte di questi reformatori, come mons. Car-niglia, mons. Furmento et il Toledo prete Giesuita, et l’uno porta l’altro et fanno venir a notizia di S. Stà sotto pretesto di carità et di zelo del-l’honor et gloria sua tutto quello che gli piace, facendo uffìtii che alle volte hanno rovinato le genti, la qual cosa ha fatto alcuna volta mormorare la corte, si intorno alla bontà loro, come alla troppa credenza che li dà S. Bue vedendo che sono stati atti .a farli mutar natura et complessione; et monsr datario è tanto innanzi che si crede che l’habbia a far cardinale, con tutto che sia così riservato a farne, non ne havendo fatto in 22 mesi che è Papa, se non il nepote solo. Il vescovo di Sora,1 quale è tesauriere generale, ha autorità di parlargli et ricordargli ciò che vuole, et per la bontà sua et haver mantenuto un’amicitia di 60 anni, che sono quasi coetanei; il Papa lo rispetta et se lui fosse di maggior spirito, saria grande appresso a S. Stà da davero et con tutto ciò sarà cardinale per comune opinione nella prima promotione. Parrai haver detto [abbastanza] de’ signori parenti et de servitori intimi et poi ancora degli altri ufficiali intrinsechi et si può concludere che de parenti il sig1' Giacomo sia il diletto, et dopo lui il sigr Guasta-viilani et de’ servitori intimi il signore maestro di Camera et poi il scalco. Degli uffici mons. datario antepongono a tutti et poi il tesauriero, et chi avrà il favor dì quelli potrà sperare di ottenere da S. Stà ogni onesto favore et gratia et essere ben veduto et ascoltato volentieri. Chi serve alla Secretaria non vi è persona d’autorità, perchè il cardinale di Como 1 Tomaso Gigli ; v. Moroni LXXIV, 291.