L’ampliarsi della vertenza di Fulda. 551 uiiiu'ierebbe con Fulda. L'abate, eosi si consiglia di là, potrebbe rimettere il principato a suo fratello, e travestito fuggire a Colonia.1 Poco dopo Massimiliano II, il 1° marzo 1574, fece spedire quattro ingiunzioni in difesa del principe abate:2 ai tre principi oppressori di Baldassarre, alla nobiltà di Fulda,3 a quel magistrato4 e al capitolo. Ma gli editti imperiali ebbero per conseguenza dapprima solo nuovi scoppi d'ira. Per attirare l’imperatore dalla loro parte, i tre principi avversari di Baldassarre inviarono-una lettera in comune,5 cui aderì pure la cittadinanza, mentre i nobili presero la decisione di rivolgersi al Tribunale della Camera. 0 Ma pure su di un punto le lettere del papa e dell’imperatore esercitarono un effetto molto efficace : i canonici cioè si divisero dai nobili, passarono dalla parte dell’abate e dichiararono errata l’opinione, che fin allora avevano sostenuta e le ragioni con cui l’avevano difesa.7 Diffusamente si pronunciarono poi sul valore della dichiarazione di Ferdinando, messa fuori allora per la prima volta, un’aggiunta alla pace religiosa di Augusta,8 cui contesero ogni autorità giuridica, anche nel caso che fosse autentica. Era stato il Langravio Guglielmo di Assia, che nella lettera dei tre principi protestanti da lui scritta, aveva cavato fuori questa dichiarazione sinora completamente sconosciuta; secondo quella le nobiltà, le città, i comuni, non soggetti immediatamente all’impero dovevano esser lasciati nella confessione di Augusta, qualora si potesse dimostrare che presso loro era in uso molto prima del 1555. Se il ritirarsi del capitolo di Fulda fu un colpo per il partito protestante, non lo fu meno la risposta con cui l’imperatore respinse le domande della cittadinanza.9 Così quindi le cose mostrarono di cambiarsi in favore del principe abate. Alla fine del marzo 1574 si ebbe la speranza che i torbidi di Fulda fossero superati;10 alla metà di aprile una lettera da Wiirzburg giudica che la pietà e la fermezza dell’abate apporteranno alla Germania frutti copiosi, confonderanno il vano timore degli altri principi e li stimoleranno a schierarsi pure essi per la Chiesa.11 1 Lopperz l’ll febbraio 1574 (Hansen; Rheinische Akten 672). 2 Heppe loc. cit. 60. Komp negii Hist.-polit. Blättern LVI, 20 s. 3 Heppe loc. eit. 235-237. 4 SCHANNAT lOC. dt. 430 S. ~ Abbozzata dal langravio Guglielmo a! principio di aprile, inviata il 1" maggio 1574, edita nella Zeitschrift des Vereins für hessische Gesch. K. F.,' II (1869), 187 ss. Cfr. Heppe loc. cit. 62. 6 Ibid. 61 s. 7 Ba sua dichiarazione del 18 giugno 1574, ibid. 65-70. 8 Ibid. 67 s. n II 3 luglio 1574, ibid. 73; edita nella Zeitschrift des Vereins für hessische Gesch. II, 94 ss. 10 Hansen loc. cit. 677. 11 H gesuita Tliyräus a B. Kessel il 15 aprile 1574, Nuntia-turberichte III, n. 2 (nelle ultime linee si legga «sedari» invece di «>sectari»).