620 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 9. presenza dei consiglieri, che la comunione sotto ambedue le speci non doveva costituire un motivo di divisione e che egli intendeva piuttosto di chiedere una dispensa a Koma.1 I consiglieri presero tosto il nunzio a parola : « Giacché così gentilmente Sua Santità offre la dispensa » ossi desideravano la concessione del calice anche per il restante dei sudditi.2 Non giovò a Gropper che egli più tardi parlasse solo della dispensa « che avrebbe potuto forse ottenersi » per la famiglia ducale e per una piccola parte della corte.3 Nella risposta definitiva del duca fu pure domandato il calice per tutti i sudditi:4 al nunzio restò solo l'inarato compito di scagionarsi il più possibile nella relazione a Roma della responsabilità di questa proposta.5 Del resto egli fece rilevare vivamente, quanto finora si fosse ottenuto col fatto che un principe così autorevole avesse dato l’assicurazione solenne di mantenere la religione cattolica e di estirpare energicamente l’errore. Questo essere molto più di quello che prima si fosse osato sperare. In seguito a ciò anche le chiese di Düsseldorf, già prima abbandonate, ora sono di nuovo riaperte, e il duca stesso ora vi assiste alla messa. Ciò che ancora manca, si può attendere dall'avvenire. 6 Già il 22 dicembre 1573 Gropper aveva dovuto comunicare a Roma una grave malattia del vescovo di Münster.7 Tre mesi più tardi lo stato di Giovanni von Hoya era così peggiorato che Corrado von Westerholt e il sindaco Schade si recarono da Münster presso Gropper e il duca di Cleve per consigliarsi sul da farsi. Poco più d’una settimana dopo Giovanni von Hoya era morto. Doveva iniziarsi una nuova lotta fra cattolici e protestanti per i tre vescovati di Münster, Paderbona e Osnabrück.8 In Roma era stato fatto tutto in tempo per impedire nuove perdite. Lettere credenziali per i capitoli delle tre diocesi vedovate, 9 e agli elettori di Magonza e di Colonia,10 come pure furono inviate a Gropper avvertimenti per la massima vigilanza e attenzione. Osnabrück purtuttavia l’ebbe il duca Enrico di Sassonia-Lauenburg, il quale già era in possesso dell’arcivescovato di Brema; un capitolato elettorale doveva assicurare ora la diocesi al catto-Iicismo.11 Paderbona si rifugiò sotto la valevole difesa di Salentmo di Isenburg elettore di Colonia, che richiesero come amministra- 1 Keller 201. 2 Iblei 203. 3 Ibid. 206. Schwarz loc. cit. 98. 4 Keller 208. 6 A Galli il 20 gennaio 1574, presso Schwarz loc. cit. 101. e Ibid. 102. ? Tiieinek I, 99. * Schwarz, Gropper tiv. » Del 5 febbraio 1574, presso Theinek I, 233 s. f 10 Del 5 febbraio 1574, presso Schwarz, loc. cit. 102 s. Al (luca Gropi parla di brevi a Magonza ed a Treviri, ibid. 130. 11 Ibid. 163. Lossew I, 257.