La riforma del calendario fatto importante di cultura. 213 rdinanze la più importante riguarda l’amministrazione economica all’inquisizione e manifestamente mira allo scopo di far risultare ;; disinteresse degli impiegati del Santo Ufficio e di assicurarli entro i sospetti.1 Alcune altre disposizioni dei cardinali dell’Inqui-¡zione si muovono sulla stessa linea.2 D’altra parte Gregorio vigilò ;>erchè l’inquisizione del Portogallo venisse dotata di un sufficiente eddito 3 e venisse mantenuto il debito onore ai rappresentanti del massimo tribunale ecclesiastico;4 contro usurpazioni di altri tribunali, 3 come delle autorità civili,6 il Santo Ufficio tutelava da sè suoi diritti ; solo le scabrose relazioni con l’inquisizione di Spagna ecero sembrare consigliabile un intervento in nome del papa.7 i 11 denaro del S. Ufficio doveva essere nelle mani di depositari sicuri, ma «¡ove va venir amministrato dietro consiglio degli inquisitori. Editti del 7 gen-;i io 1574, 10 marzo 1575. in v. Pastor. Belerete 32 s. -’ Decreti dei 28 maggio 1578, 15 febbraio 1581, 4 gennaio e 19 dicembre 584, ibid. 34, 37 &., 39. Vedi anche il * « Memoriale fiscalis S. Offici! ad Greg. XIil i)>er locatione tenimenti Conchae 1576 », con due brevi del papa in Arm. 3, i'iips. 2, n. 59 dell’Archivio segreto pontificio. In principio del pontifi-ato di Gregorio XIII inquisitori generali furono i cardinali Rebiba, Pacheco <■ Gambara ; cfr. Synopsis 60. Rebiba morì il 23 luglio 1577 « con estremo dolore ; iella corte» come dice 1’* Avviso di Roma de 1 24 luglio 1577 (Viri). 1045, p. 440). Miche Jlueanzio dice di Rebiba : « vir doctrina et experimento rerum Celebris et itae integritate universae curiae gratus» (Biblioteca Vaticana). Cfr. anche Naxtobi, Autobiografia I, 329 s. Al posto di Rebiba venne ora il card. G. Savelli ; Amabile 1, 329. Secondo la * relazione del 1574 (Biblioteca Corsini in ionia, v. App. n. 14) all’inquisizione appartenevano allora anche Chiesa e Madruzzo; efr. in App. n. 99 1’* elenco dei cardinali inquisitori dui 15<>6. Inoltre i causa dell'affare Carranza furono aggiunti Montalto e Santori. Alla morte li Gregorio XIII secondo la bolla di Sisto V del 22 gennaio 1588 erano cardinali ¡"U’inquisizionc Madruzzo, Santori, Deza, Pacchinetti, Castagna, Bernieri e Sar-nano. Sull’alta stima di Santori ci informa Serguidi 1581 : « * S. Severino è tenuto il primo cardinale del collegio e di vita esemplare». Archivio di Stato in Firenze. Mcd. 3605, p. 112. < Commissari! S. Uffici!» sotto Gregorio XIII nirono i domenicani Antonio Balducci (1572-1576), Tommaso Zobbio (1576-1582), e dal 1582 Lattanzio Ransoldi; v. Fontana, S. Theatrum Dominicali., Komae 1667, 542 s. ; Tattrisano. Hierarcliia ord. Praedic.. Romite 1916, 71 s. Anche Jacopo Mazzoni secondo il suo biografo Seuaksi (53 s.) lavorò varia-niente per l’inquisizione. 3 Breve del 2S giugno 1583, Bull. Rom. Vili, 426 s. 4 Decreti del 18 e 26 febbraio 1579 e del 12 gennaio 1581, in Pastor, Dei-rete 35, 36 s. 5 Editti del 4 aprile 1582 e 24 ottobre 1584, ibid. 37 s-, 39. Cfr. editto del 5 ottobre 1583, ibid. 38. 6 Editto del 28 gennaio 1579 per Piacenza, ibid. 34 s. 7 Editto del 19 giugno 1578 in v. Pastor 34. Su di una vertenza fra l’In-'ìuisizione romana e quella spagnuola (uno spagnuolo processato in Roma, in un viaggio a Napoli ivi arrestato e consegnato all’Iiiquisizione spaglinola) vedi il breve del 25 giugno 1582 in Theiner. Anuales 1582, il. 51 (III, 361). Particolarmente per la Spagna ha importanza un * « Breve dedarationis, quod jn viin privilegiorum Cruciatae sanctae concessorum nemo poterit a crimine hae-resis absolví ». Bari). 1502, p. 223 ss., Biblioteca Vaticana.