Robustezza della salute del papa. 847 vette ripromettersi un lungo regno, e ciò tanto più, perchè egli amava il lavoro, ma allo stesso tempo non trascurava il necessario sollievo.1 Contro le inevitabili irritazioni ed ansietà, che la sua posizione portava seco, egli possedeva un contrapeso nella sua calma e nel suo sangue freddo.2 La gagliardia del papa nel 1574 empì di meraviglia Cusano, l’agente dell’imperatore,3 ed essa proseguì anche negli anni seguenti. 4 Una malattia nel 1575 fu superata con altrettanta sveltezza come una più seria indisposizione nel 1577.5 II papa è di nuovo più sano di prima, potè comunicare al principio del giugno 1577 l’inviato di Mantova; nonostante il gran caldo fece egli personalmente la processione del Corpus Domini. Nell’autunno egli dimorò nella migliore salute nella villa Altemps in Frascati.6 Nel gennaio dell’anno seguente Gregorio, sebbene facesse molto freddo, visitò le sette chiese. Egli usciva con qualunque tempo; alle volte così lontano, che si stancavano anche persone più giovani che l’accompagnavano. Egli faceva sempre tutte le funzioni religiose.7 Nella Settimana Santa 1579 un inviato osservò, che il papa stava così bene, come se egli contasse solo quarant’anni.& Nel maggio i cardinali si congratularono con lui, che egli nel cominciare l’ottavo anno di regno godesse così perfetta salute. Gregorio rispose loro, che essi dovevano ringraziare Iddio e pregarlo, che egli volesse far ridondare la sua vita a vantaggio della 1 Cfr. sopra p. 27 ss. Vedi anche la relazione di Zflniga nelle N. C'olecc. de doo. inéd. I, 154, III, 87. 2 Vedi Cokearo 273. 3 Nell’*Awiso di Roma del 10 aprile 1574 inviato da Cusano, si racconta che Gregorio XIII dopo aver letto la bolla « In coena Domini », abbia gettato la candela con tal veemenza a terra, «come se fosse giovane di 25 anni». Archivio di Stato a Vienna. Vedi anche V*Avviso di Roma