Introduzione. 5 del protestantesimo non era affatto divenuto improbabile, poiché la Polonia aveva per l’Est la stessa importanza dei Paesi Bassi per l’Ovest; riuscendo ivi a trionfare le innovazioni religiose esse avrebbero dato alla Chiesa al di là delle Alpi un colpo mortale. Invece avvenne il contrario di quello che gli uni bramavano e gli altri temevano. Allorché il pontificato di Gregorio si avvicinò alla fine, la disfatta del protestantesimo in Polonia e il trionfo di restaurazione della Chiesa cattolica era deciso. A questo cambiamento, cui va attribuita un’importanza storica mondiale, ebbe parte essenziale il re di Polonia, Stefano Bàthory. Durante il suo regno e col suo aiuto, fu rinnovata la Chiesa cattolica in Polonia, sradicato il protestantesimo, e, nello stesso tempo, furono gettati semi indelebili di cattolicismo nei territori greco-ortodossi del regno. Decisiva fu in questo la cooperazione del papa e dei gesuiti. Nel mentre Bàthory favoriva quest’Ordine non solo nella vera Polonia ed in- Lituania, ma apriva a lui pure al nord Livlant, e al sud la Transilvania promoveva in sostanza la propaganda cattolica nel nord e nell’est dell’Europa. L’opera poi di Gregorio in Germania, di cui s’interessò in maniera tutta speciale, è di un valore eccezionale. Le speranze che il gruppo ecclesiastico rigorista aveva posto in lui a questo riguardo ebbero il loro pieno realizzamento. Come nel respingere i Turchi, così per la salvezza della Chiesa cattolica in Germania, Gregorio lavorò ininterrottamente durante tutto il suo pontificato. Mentre i suoi sforzi contro il nemico ereditario del mondo cristiano s’infransero per l’egoismo e per la scissione delle potenze europee, egli raggiunse nella Germania risultati insperati. Con grande saggezza, come dovunque, egli cercò anche qui dapprima conservare quanto vi era restato della Chiesa cattolica, rinvigorirla coll’introduzione delle riforme tridentine, porre termine ad ulteriori apostasie dalla fede vetusta e quindi riconquistare il terreno perduto. È indubitato che l’opera sua fu decisiva per 1’ avvenire di quella nazione donde era partita l’innovazione religiosa.1 Ma su ciò non va omesso che un tale risultato fu possibile perchè già prima la Germania aveva iniziato il rinnovamento della vita ecclesiastica. Anche in questo, il lavoro preparatorio di Pio V fu ugualmente importante quanto l’opera dei Gesuiti e di alcuni principi secolari ed ecclesiastici. Fra i principi trovansi in prima linea Alberto V e Guglielmo V di Wittelsbach. Con il loro coraggioso contegno, quali restauratori e propugnatori dell’antica Chiesa, essi dettero al loro piccolo principato quasi l’importanza di una grande potenza. I duchi di Baviera dettero nei loro territori il primo esempio della restaurazione cattolica, che doveva appoggiarsi alla spada a 1 Vedi i giudizi di Hansen, Nuntiaturberichte aus Deutschland I, xxiv s. e vox Sciieixhass nelle Quellen u. Forsch, des P^reuss. Inst it. I, 39.