Documenti inediti e comunicazioni d’archivi. N. 76-80. 907 non basta per laudare tanta opera. Non tacendo però, che per maggior dote della detta cappella vi fece transportare un’altra pretiosissima gioia il corpo di S. Gregorio Nazianzeno... Aiutò largamente diversi altri monasterii, chiese et monache et in Roma et fuori di Roma et in particolare le monache del Corpo di Chri-sto di Bologna celebre per tutto il mondo, quello di S. Matteo et altri pure in Bologna, soccorrendo anco di bona somma la fabrica della catedrale di S. Pietro di Bologna, donandoli paramenti, croci et candelieri d’argento ornatissimi; mandò alla santissima casa di Loreto paramenti et donativi, comprò alli padri della Trinità del Monte il terreno per fabricar la scala, et se fosse vissuto l’haverebbe fatta. Fabricò la Sapienza a’ PP. Iesuiti, fabrica veramente stupenda et per la grandezza et magnificenza sua, ma molto più per la infinita utilità che porta a tutto il mondo, perchè vi si leggono tutte le scienze da quei padri, con tanto concorso da tutte le parti del mondo continuato et augmentato maggiormente doppo la morte del Pontefice, segno manifesto, che il sigre Dio ha particolare cura di queste sante opere per benefìcio delia christianitade... Non lasciò cosa a fare questo S. Pontefice a benefìcio del stato ecclesiastico, non perdonando ne a spesa, ne à fatica; ridusse la fortezza di Ancona forte principalissimo del stato ecclesiastico in così bella et inespugnabile forma, provedendola di molti pezzi artiglieria et altre monitioni con notabile spesa. Fece spianare tutte le strade della Marca sino alla s. Casa di Loreto, facendo farvi diversi ponti, acciò vi potessero andare le carozze, come fanno, opera utile et necessaria et d’infinita commodità. Fece ancora fare il ponte sopra la Paglia, dove spese più di 20 mila scudi, opera veramente necessariissinia, d’infinita commodità et sicurézza per li passeggeri, che erano trattenuti dalle pioggie, et molti ogn’anno ne pericolavano con perdita della vita e forse dell’anima. Et fece anco fare il ponte Santa Maria a Boma di tanto ornamento et commodità alla città, opera degna di tanto prencipe, come non è meno degna, commoda et utile la fabrica fatta delli granari alle Termi, dove si conservano li grani dell’abbondanza a beneficio grandissimo del popolo. Diede anco principio alla bonificatione della valle di Bavenna, riducendola a tale stato, che facilmente si conduceva al fine, et vi spese più di 40 mila scudi, opera che sarebbe molto salubre alla città per il miglioramento dell’aere et utile a tutta la provincia per la gran quantità de grani che vi si coglierebbono, oltre il gran beneficio delle tratte alla rev. Camera Apostolica. Vedendo anco, che molti vasselli, che conducevano vittovaglia da Napoli a Roma, per la difficultà di aboccare nel Fiumicino si somer-gevano et molti erano presi da Turchi, fece fabricare una torre, dalla quale si scuoprono li vasselli che vengono, et se li porgono aiuti et li salvano, facendo inoltre con parere di valenti ingegnieri fare una pa-