400 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 7. le ordinanze di Blois contrarie al diritto canonico. Ma ciò si dimostrò impossibile di fronte alle tendenze gallicane strettamente congiunte con i pregiudizi e gl’interessi nazionali. Il re di Na-varra con la sua protesta contro le decisioni del concilio trovò alleati anche presso i cattolici. Gallicani irriducibili, ecclesiastici orgogliosi, servili cortigiani, si posero come un sol uomo contro il rappresentante del papa. La morte, che il 27 agosto 1583 liberò il Castelli dai suoi dolori materiali e spirituali fu una salvezza per quell’uomo malaticcio, che già da lungo tempo aveva chiesto di essere richiamato. Egli ebbe la sua tomba nel coro della cattedrale di Notre-Dame.1 Dopo tale fallimento dei tentativi del Castelli, l’unica speranza di un miglioramento delle condizioni religiose della Francia restò nella convocazione di concili provinciali. Tali adunanze, a mezzo delle quali i decreti di riforma tridentini raggiunsero in parte la loro efficacia, furono tenuti fra gli anni 1581 e 1585 a Rouen, Bordeaux, Reims, Tours, Poitiers, Embrun, Angers, Bourges e Aix.2 Che il motivo principale dell’opposizione contro i decreti di Trento stesse nelle tendenze gallicane tanto ampiamente diffuse, lo rileva anche il veneziano Lorenzo Priuli nella sua relazione del 1582.3 Ugualmente ad altri informatori egli rileva quanto poco si preoccupassero dell’autorità pontificia gli elementi autorevoli della Francia,4 e che pure in mezzo ai Cattolici non mancassero uomini, i quali volevano rimuovere dalla Chiesa francese l’influenza della Santa Sede già considerevolmente limitata. Narra il Priuli che nel corso della sua ambasceria, che abbraccia gli anni 1579 e 1582, due volte era stato fatto il progetto al re di far eleggere dal clero francese un patriarca per il regno, a cui appartenesse la concessione delle bolle beneficiali. Ma Enrico non 1 Vedi ibid. 431, 437 s., 461 s.,. 460 s., 479 s., 481 s. Cfr. ora anche il 1*1 lavoro di Martin loc. cit. 171 s., 209. 2 Cfr. Labbé-IOossart, Condì, collodio XV, 820 s., 884 s., 944 s.. 100- s» 1067 s., 1119 s. Cfr. Theiner III, 357 s., 455 s. ; Mignot II, S5 s. ; Gallia christ. II e III ; Picot, Essai historique sur l’influence de la religion en France I. Louvain 1824, 26s.; Claude de (Saintes, Le concile prov. tenu à Ron> «■ Paris 1853; Saulnier 98s. Gli * Ada condili Burdegal. 1582 nel Cod. Bornia lat. 34!). Biblioteca Vaticana. I concili provinciali si occuparono minutamente della fondazione dei seminari raccomandata dal Concilio di Trento, come già nel 1567 ne aveva ideato uno simile in Reims il card, (iuise (v- ]>< gert, llist des Séminaires Français I, 1892, 42 ss.). Le fondazioni incornimeli1 per questo a Rouen, Bordeaux, ‘.Aix e Tolosa andarono fallite. Vedi Dkgert loc. cit. 52; Letourneau, La Mission de Jean-Jacques Olier, Paris 1906. 21 >'• Cfr. Bertrand, Hist. des Séminaires de Bordeaux I, Bordeaux 1894 : Bon-nenfant, Les Séminaires Normands au 16e et 17e siècle, Paris 1905. 3 Vedi Alberi I, 4, 441. * Cfr. il giudizio di iSigismondo Cavalli nella sua relazione del 1574 n> Axbèri I, 4, 337. Con quanto pessimismo giudicasse il papa le condizioni della Francia, lo fa risaltare P. Tiepolo (p. 229).