La restaurazione cattolica neH’Eichsfftld. 571 sangue e la vita ed uccidere quelli che di loro si mettessero dalla parte dei visitatori. Il consiglio si richiamò intanto alla dichiarazione dell’imperatore Ferdinando I, appellò ai principi elettori e fece presentare una protesta ai visitatori per mezzo di un no-taro brunsvico di iGottinga. Daniele dichiarò di nuovo di non saper nulla della dichiarazione di Ferdinando; se il suo precedente commissario aveva concesso qualche cosa in riguardo alla confessione di Augusta; ciò era avvenuto senza la sua autorizzazione. Fece infine allontanare il pastore disubbidiente, ma volle del resto che i renitenti venissero convertiti non con la violenza, ma istruendoli.1 Da questa mitezza i cittadini di Duderstadt non furono che confermati nella loro resistenza. Dopo nuove ingiunzioni dell’arcivescovo misero in ordine le fortificazioni e rinnovarono i prov-vigionamenti di polvere; il pastore ricevette l’avviso di riprendere il suo ufficio.- Fu inviata a Daniele una deputazione dietro dell’altra,3 pure il principe elettore rispose esponendo i suoi diritti e rinnovando i suoi comandi. Finalmente quando nulla giovò più, egli ricorse a gravi provvedimenti. Una delle fonti principali di guadagno per la città era costituita dalla vendita della birra di Duderstadt, che godeva fama sino a Vienna. Daniele minacciò questa volta,4 in caso di ulteriore disubbidienza di vietare l’esportazione della birra tanto richiesta. In principio nè questa minaccia, nè la vera proibizione fecero alcuna impressione, finché finalmente Stralendorff sequestrò per via fuori di città 30 botti di birra.5 D’ora in poi la proibizione della birra prende uno dei primi posti nelle lagnanze dei cittadini di Duderstadt. Già prima che Daniele mettesse mano a questo provvedimento severo, i cittadini si erano rivolti ai principi protestanti con la preghiera di difendere la loro causa nella dieta già stabilita di Ratisbona. Pur anche la città inviò ivi un suo rappresentante. 1 cavalieri dell’Eichsfeld, come quelli di Fulda misero essi pure la loro speranza per la conferma della dichiarazione ferdinandea nella dieta elettiva di Ratisbona, dove la nobiltà dell’Eichsfeld mandò una speciale rappresentanza e i nobili di Fulda almeno un’istanza. I principi ivi raccolti dovettero quindi occuparsi dopo tante domande delle singolari questioni che si ricongiungevano alla dichiarazione di Ferdinando.6 1 Knieb 144-148. 2 Ibid. 160. In maggio, agosto, settembre 1575, ibid. 100-162. 1 II 3 marzo 1576, ibid. 163. 5 II 16 aprile 1576, ibid. 0 Moritz 151 ss. La stampa della dichiarazione in Leumann 55; Auto-"omia 81 La stampa pregs0 Heppe Restauratimi 3 ss. è proprio nel passo I)riDcipale incredibilmente trascurata.