4 Introduzione. «Essi», dice Macaulay, «guadagnarono neofiti nei luoghi dove nessuno dei loro compatriotti, sia pure per cupidigia o per brama di sapere, aveva ancora osato porre il piede; essi predicavano e parlavano in lingue di cui nessuno, nato in Occidente, comprendeva una parola ».1 Assieme ai Gesuiti, Gregorio XIII apprezzava più degli altri i Cappuccini. Egli aprì loro una vastissima azione col revocare la decisione di Paolo III che vietava loro di oltrepassare i confini d’Italia. Sotto di lui pervennero i Cappuccini in Francia ed in Svizzera, donde in seguito raggiunsero pure l’impero tedesco Di non minore importanza del favore spiegato per i Gesuiti e Cappuccini fu l’impegno che Gregorio mise nella formazione di una rappresentanza diplomatica della Santa Sede. L’aumento delle nunziature dette al capo supremo della Chiesa la possibilità di procurarsi un concetto preciso su le condizioni degli stati di Europa, tanto turbati per le innovazioni religiose, e di intervenire più direttamente e con più profitto che per il passato, nel loro sviluppo religioso. Il pontificato di questo papa è di una importanza eccezionale anche per la formazione delle congregazioni cardinalizie, che poi organizzò sistematicamente il suo successore. A tutto questo si aggiunse ancora che il pontificato di Gregorio durò abbastanza per potere consolidare quanto egli aveva intrappreso. Il pieno ripristinamento dell’ antica unità religiosa dei popoli cristiani d’Europa, cui aspirarono Gregorio XIII e i suoi cooperatori, nonostante gli sforzi più intensi non potè essere raggiunto. Gli arditi tentativi del papa, di riunire di nuovo alla Chiesa la Svezia e la Russia, naufragarono ugualmente come i suoi piani per abbattere la regina Elisabetta d’Inghilterra. In Francia la lotta fra calvinisti e cattolici, durante il suo pontificato, restò da ambo le parti indecisa. Il governo francese mandò deluse tutte le speranze che erano state in lui riposte per la tutela dei cattolici, e nella questione della riforma cattolica si schierò dalla parte dei nemici della Santa Sede. Pure mentre Gregorio e i suoi nunzi tenevano fermo, e, nonostante il cattivo esito degli avvenimenti, non si perdevano di fiducia, prepararono l’esaltazione successiva della Chiesa in Francia. La storia del pontificato di Gregorio XIII parla pure di risultati e di vittorie immediate. Nei Paesi Bassi, così importanti per la loro posizione, fu a lui concesso di vedere il cambiamento decisivo in favore della causa cattolica. Come ivi, così egli ebbe parte pure nell’importante rivolgimento, che avvenne nel grande regno della Polonia. Certo all’estinguersi dei Iagelloni, il trionfo i Vedi Macaulay, Essay uber das Papsttum, versione tedesca di T. Crei-zenach, Frankfurt 1S70.