Le missioni nella Cina e nell’india. 735 di venti, nei quattro anni seguenti solo di sessanta.1 Ricci vide nel lento progresso la volontà della Provvidenza, che l’opera della cristianizzazione della Cina dovesse sviluppare dai più piccoli inizi.2 Nella giusta ricognizione di quanto importasse al vantaggio delle missioni, tanto in Cina come in Giappone, un’azione unita e concorde, Gregorio nel 1585 vietò sotto pena della scomunica a tutti gli altri Ordini religiosi di porre piede in queste regioni.1 3. Nell’antica meravigliosa terra àe\V India l’opera delle missioni ebbe costantemente a lottare con importanti difficoltà. La posizione dei missionari cristiani era qui, di fronte al Brahamismo con le sue rigide caste e di fronte all’IsIam, in tanto più spinosa, in quanto essi avanzavano in compagnia di una potenza conquistatrice straniera, quella dei Portoghesi, la cui cupidigia ed immoralità fin dai tempi di Francesco Saverio dava grave scandalo agli indigeni.4 Un ulteriore vantaggio si aveva in ciò che per l’Asia orientale non furono erette più sedi metropolitane come nel-iAmerica spagnuola. Come primo vescovato coloniale portoghese fu fondato nel 1514 da Leone X Funchal in Madera, e il diritto di patronato fu concesso al re Manuele il fortunato.5 Funchal, il cui gigantesco territorio si estendeva dall’isola Madera sino all’Asia posteriore, nel 1534 fu innalzata a sede metropolitana e primaziale ; alla corona portoghese, che assunse la piena dotazione della nuova archidiocesi, fu riservato il diritto di patronato. Diocesi Miffraganee per Goa e l’india anteriore furono erette nell’Isole Azzorre San Michele, nell’isola del Capo verde San Thiago e a S. Tommaso all’Equatore.6 L’ulteriore avanzarsi della potenza portoghese e del cristianesimo nell’india portò sotto Paolo IV ad un progresso nella organizzazione gerarchica ; Funchal posta troppo lontano dalle colonie come Sede Metropolitana fu soppressa e con le sue diocesi suffra-ganee sottoposta alla sede arcivescovile di Lisbona. Goa, l’incontestato emporio dell’Oriente, e come sede del viceré, la seconda città del regno portoghese, Paolo IV l’elevò nel 1558 a sede metropolitana per le missioni poste al di là del Capo di buona Spe- 1 Vedi Tacchi-Vp:ntt:p.i in Civ. Catt. 1610, II, 397. 2 Vedi Brtjckeb loc. cit. 207. Cfr. Batjer in Freib. KircJienlex. Ili2, 151. 3 Vedi Syonpsis 133 s., 139. Cfr. Dhlpi,ace II, 16 s. 4 Cfr, il nostro voi. VI, 204. 5 Vedi Jann 69 s. « Cfr. il nostro voi. IV 2, 534 e Jann 79 S.