lì carnevale romàno. polizia del buon costume nella sua residenza visitata da tanti forestieri. Di fronte alla grande severità di Pio V, le conseguenze della sua mitezza si eran rese sensibili fin dal principio del suo pontificato.1 Ma anche Gregorio riconobbe presto che in questo riguardo conveniva seguire le traccie del suo predecessore;2 particolarmente egli dovette rivolgersi come Pio V, contro l’abuso, che si compiva con i giornali manoscritti (avvisi).3 In corrispondenza alle sue severe direttive Gregorio XIII non amava per niente il Carnevale. Egli in questo tempo si tratteneva la più parte nella sua villa di Mondragone4 ed esortava anche i pontificio, e la * relazione di Odescalchi del 6 maggio 1581, Archivio (louzaga in ¿Mantova. Con ciò parve che la città fosse pienamente sanata da questa piaga (v. 'Corraro 275). Però il convento abbandonato di S. Sisto sulla Via Appla scelto per ospizio (cfr. Piazza 5«s.; Momchini II, 7 s.) si dimostrò inadatto a causa della malaria che ivi dominava, onde il papa pensò di acquistare 1’« isoletta vicino a Ponte iSisto » ; v. * Avviso di Roma del 1(1 dicembre 1581, loc. cit. 44G. Il progetto attuato più tardi di un nuovo edificio presso l'ospedale dei Convalescenti non fu eseguito ; v. le * relazioni del 3 febbraio e 30 settembre 1582 nell’A rchivio Gonzaga in M a n t o v a. Nel febbraio 1583 l'ospizio presso iS. 'Sisto fu dovuto abbandonare; v. * Avviso di Roma del -ti febbraio 1583, Uri. 1051, p. 95, loc. cit. Del resto la piaga d,ei mendicanti e 'iei vagabondi (cfr. Hübner I, 89) era allora generale ed in Germania molto pili grave che in Italia ; v. JanssenvPastor Vili1'-!*, 301-377. 1 Vedi la * relazione di Cusano del 18 dicembre 1572, Archivio di * t a t o in Vienna. Cfr. Oött. Gel. Anz. 1858, 090. Che numerosi impiegati abusassero della bontà del papa lo dice un * Avviso di Roma del 1" dicembre 1582, Urb. 1050, p. 452, Biblioteca Vaticana. 2 Cfr. le ulteriori notizie in App. n. 13. 3 Sulla « Constitutio contra famigeratores nuncupatos mercantes eorumque •u-ipta recipientes et famosos libellos scribentes et mittentes » pubblicata il 11 settembre 1572 (Bull. Rodi. Vili, 12 s. ; cfr. la * relazione di Cusano del 20 settembre 1572, Archivio di iStato in Vienna) v. Sìst.-polii. Blätter XXXY1I, 574s.; Ciampi, Innocenzo X, p. 254s.; Gnom, V. Accoramboni 38n. ,,ià prima un novellista che aveva diffuso cose disonoranti sulla causa della "iurte di Pio V era stato frustato ; v. la relazione di Arco del 2G luglio 1572, -'■rchivio d i iS t a t o in Vienna. Sull’esecuzione di quell’editto, che poco novò, danno notizie gli stessi * Avvisi; v. particolarmente quelu dell’ll novem-*.'re 1381, 20 gennaio, 13 febbraio e 12 maggio 1582, Uri). 1049, p. 4i28b, 1050, p. 21, "0b> Biblioteca Vaticana. Nell’ultimo gli autori vengono marchiati come “Umiliatori. Cfr. anche la * relazione di ISporeno del 30 settembre 1581 all'ar-'¡duca Ferdinando, Archivio della luogotenenza in Innsbruck, e il dispaccio di Donato del 13 ottobre 1581 in Biioscn I, 272, n. 1. I « mercanti » N'»za coscienza che l’inviato di Savoia designava come « razza d'uomini più '"sto da forca che da galera» (Bei/trami, Roma 44), hanno trovato un apologeta 1 Picca: I martiri del giornalismo nella Roma papale, Koma 1912, uno scritto ■''ftigiano sul quale si veda Riv. stor. 1913, 6. Una mordace « Pasquinata fatta j- Qualche Lutherano » dette motivo a Gregorio XIII di mettere un premio di , " scudi per scoprirne l’autore; v. * Avviso di Roma del 30 marzo 15* ì, 1 h' 10Ji5, p. 2Ö4, Biblioteca Vaticana. ^ 4 Vedi le * relazioni di Odescalelii dell’8 febbraio 1578 e 0 feobraio 1580, r‘hivio Gonzaga in Man'tova. ,