714 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 10. in ridicolo Possevino con la domanda, perchè egli si radesse, poiché tagliarsi i capelli e la barba per i Russi era un oltraggio. Possevino, calmo ed oggettivo, cercò respingere questi attacchi; ma Iwan restò ferme sul punto che il papa si lasciasse venerare come Dio. L’antipatia del Gran principe Russo contro la Chiesa cattolica ed i suoi pregiudizi contro i Latini ereditati dai Greci erano stati inaspriti da commercianti inglesi, che rappresentavano Roma come Babilonia e il papa come l’anticristo, poiché agii scaltri inviati dalla regina Elisabetta, utilizzando la bandiera protestante, interessava di ottenere il monopolio del commercio con la Russia.1 Due giorni dopo Possevino fu invitato di nuovo dal Gran principe, il quale si scusò per le sue espressioni contro il papa, e anzi chiese un memoriale su le differenze dottrinali delle due Chiose. Purtroppo lo scismatico sovrano non pensava seriamente ad alcun accordo. La prima domenica di quaresima, il 4 marzo, fu fatto un primo tentativo di costringere Possevino a prender parte all’ufficiatura russa, ma invano. Iwan, il quale voleva mantenere le relazioni col papa, sempre utili politicamente, all’ultim’ora si piegò: il coraggioso Gesuita venne ricevuto cortesemente in una udienza di commiato ;2 in compagnia di un inviato russo, di nome Giacomo Molvianinow, il 14 marzo 1582, per la via di Riga, dove egli trattò con Bàthory dei mezzi per la restaurazione della religione cattolica nella Livonia guadagnata con la pace, si mise in viaggio pel ritorno a Roma.3 Durante la sua dimora a Mosca egli, ciò che del resto accadeva a tutti i diplomatici stranieri, era stato guardato così rigorosamente da una pretesa guardia di onore, che egli non potè fare la più piccola passeggiata, poiché non doveva aver relazione con alcuno.4 Durante il suo viaggio a Roma, alla fine del giugno 1582, Possevino trattò in Augusta con l’imperatore intorno alla sua vertenza con Bàthory; egli ottenne che Rodolfo II riconoscesse il papa come arbitro.5 In Venezia accennò Possevino che nè 1 Cfr. Brückner I, 405; Pierling, La Russie IT, 166, 190 s. Circa la di
  • mann II, 395 s. ; G. Tolstoy, England and Russia 1553-1593, (St. Petersbonrs 1875; American liist. Review XIX (1914), 525s. La questione del bacio le' piede la trattò allora il teologo spagnuolo Jos. Stephanus (v. Hurtek I. l'1’1 in uno scritto De adorai ione pedani Rom. ponti f. edito prima nel 1578 in 'e' nezia quindi nel 15S0 a Colonia e nel 1588 a Roma. 2 Possevino, Moscovia 36 s. s Vedi Pierling II, 177 s. * Vedi Pierling, Bàthory et Possevino 146. s La lotta riguarda le città Szatmär e Xémety ed occupò pure anche i nunzio Malaspina ; v. Reiohenberger I, xix s. Cfr. anche Veress, Berzui' -V Màrton, Budapest 1911, 158 s.