La dieta elettiva di Ratisbona; Rodolfo II eletto re 1575. di fronte all’imperatore doveva designare come un principale ostacolo della riforma, die i vescovi eletti della Germania, prima ancora dell’approvazione pontificia venissero investiti del potere civile.1 Per prevenire >1 movimento in favore dell’« esenzione » doveva egli schierarsi per la pace di religione.2 Il 10 ottobre cominciarono a Ratisbona le sessioni e il 12 gli elettori comunicarono all’imperatore che essi erano decisi per l’elezicne. Come giorno elettivo venne scelto il 24 ottobre. Ma le cose non dovevano svolgersi così liscie. Presto la questione della dichiarazione di Ferdinando divise talmente gli animi da sembrare che la dieta elettiva dovesse sciogliersi senza nulla ave) concluso. Gli elettori protestanti insistevano decisamente sul punto che la dichiarazione venisse inserita nella capitolazione elettiva del futuro re dei romani, la parte cattolica con uguale decisione non voleva affatto saperne. I consiglieri degli elettori e quindi più volte gli stessi principi si raccolsero a consiglio; l’imperatore fu invitato una volta dopo l’altra da ambedue le parti ad interporsi, impose ora agli ecclesiastici, ora agli elettori secolari di conferire con lui.1 Ma pareva che nulla giovasse. (Hi stati e i principi cattolici riconobbero che la dichiarazione a loro presentata nell’originale era autentica, ma non volevano però saperne della validità del l'atto. L’arcivescovo di Treviri assicurava che egli si ira informato presso tre o quattro principi come fosse stata fatta la dichiarazione, e nessuno seppe dare una risposta precisa.4 L’elettore di Colonia dichiarò che il suo cancelliere e il suo maggiordomo eran stati presenti alla discussione per la pace di religione; essi sapevano bene ricordarsi « la fatica sostenuta, ma non sapevano nulla che vi si fosse tritato della dichiarazione».5 I protestanti, compreso l’elettore sassone, non risposero nulla a questi fatti; anche alla domanda dell’imperatore perchè dunque essi non l’avessero tirata fuori dal nascondiglio, vivente *11° padre o in occasione della sua propria elezione, «essi non seppero rispondere altro, se non che avevano aspettato la presente occasione».8 Massimiliano era nel più grande imbarazzo. Già l’elettore Augusto aveva affermato il 18 ottobre che la dichiarazione non do-'eva venire gettata a mare; che se gli ecclesiastici non cedevano, sw>ondo un »Avviso di Roma del 13 agosto 1575 il 6 agósto nella congregaci"1^ di Germania fu deliberato l’invio di un nunzio. (Urli. 1044, P- 512, Xiloteca Vaticana. \ iintìaturberichte I, xxxi. n. 1. Stieve, XJrsprung des Dreissigjahrigen Krleges I, 'Munelien 1*7», n. ,)4. ' Moritz 154 ss. Leumann 127. .Moritz 160. Leumann 127. Moritz 15C, n. 3. « Non hanno saputo dir altro, si non dhaver aspettato questa occasione». ",lno a Galli il 28 ottobre 1575, in Theineb II, 466. I asT0R' storia dei Papi, IX. 37