456 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 9. vescovi e prelati intervenuti.1 Gian Giacomo da ciò cominciò ad entrare ili sospetto che si trattasse di chiedere informazioni sulla sua persona Dopoché Portia lo ebbe tranquillizzato anche ili questo, parve che ],. difficoltà fossero filialmente superate. Ma questo sembrò soltanto. La sera stessa giunsero lettere di ritinto dai vescovi di Lavant e di Passau e da alcuni arcidiaconi della Stirisi, i quali tutti dichiaravano impossibile poter venire. Di nuovo l'arcivescovo divenne indeciso, e di nuovo Portia dovette es porre i mot i vi che prima avevano fatto impressione. Con l’aiuto di Ninguarda e del preposto del capitolo, un’uomo già attempato e distinto, si riuscì a mantener fermo l’arcivescovo nella sua precedente decisione. Il vescovo ili Passau il quale non era molto lontano, ricevette a mezzo di un. corriere l'ingiunzione di venire; egli giungeva la sera precedente al 25 agosto, e con questo il sinodo era assicurato. Portia finalmente dopo tante fatiche aveva ottenuto un primo risultato. 2 Il sinodo ebbe quindi luogo dal 26 agosto al 3 settembre. Gian Giacomo questa volta tenne la presidenza egli stesso e presentò personalmente tutti i progetti ; degli altri vescovi erano intervenuti solo quelli di Passau e di Chiemsee, i vescovi di Seckau-Lavant e quello di Gurk non avevano inviato neppure un rappresentante.4 Il discorso iniziale, come poi quello di chiusura, fu tenuto da Ninguarda,5 il quale quindi riferì su le sue premure in Roma per l’approvazione del sinodo precedente6 ed anche altrimenti emerse. Le discussioni si basarono in gran parte su di uno scritto diviso in quaranta punti, che egli aveva composto e inviato ai singoli vescovi.7 I principali punti della riforma Portia li aveva messi insieme in succinto prima della sua partenza ;8 essi riguardavano il concubinato, i seminari, le visite vescovili, la necessità di teologi e di canonisti alle curie vescovili, il viaggio a Roma dei vescovi ogni triennio, l’erezione di tipografie, l’invio di studenti al Germanico a Roma.9 Tutti questi punti vennero accettati, solo non si volle erigere altre tipografie al lato di quelle di Baviera, e ciò, come pensava Portia, per schivare le spese.10 Su l’usurpazione dell’autorità civile in materia ecclesiastica, furono mosse aperta- i Nuntiaturbérichte III, 96 s. s Ibid. 98 s. s Gli atti in Theinee I, 489-509. Sullo svolgimento cfr. il protocollo ibid. ■"i l e la relazione di Portia a Galli del 18 settembre 1573, Nuntiaturb criolite IH. 124 sino al 138. * Portia loc. cit. 125. Nell'anno 1569 egli non lo aveva fatto, s Portia loc. cit. 124 s. Indice degli intervenuti in Theinee I, 50S s. e Dalham 564 s. i Theinee I, 489 ss. Una seconda parte, sulle correzioni fatte in Korna al sinodo del 1569, nei A7 un ti a t u r h erich t e III. 422-429. 8 Edito colle risposte del sinodo in Theiner I, 492 ss. 9 Ibid. 508 ss. 10 Nuntiaturberichte III, 139 s., ma cfr, 128.