L’alleanza di Joinville. Il manifesto di Péronne. 389 dei leghisti fosse diretto a prendere le armi contro gli eretici, ed essi si tenessero per forti abbastanza da raggiungere la vittoria, in tal caso egli non potrebbe che approvare solo questa intrapresa ; anche la nazione sicuramente darebbe il suo assenso a questo disegno. Ma anche se ciò non si avverasse non era necessario che gli aderenti alla lega perciò rinunziassero al loro scopo principale. 1 La condizione di violenza in cui per il contegno di Enrico III si trovavano i Cattolici di Francia, venne aumentata anche perchè Enrico di Navarra era deciso ad usare i mezzi estremi. Fin dal tempo in cui era in vita l’Anjou egli aveva preparato la guerra e chiesto aiuto airestero, per il che i Cattolici furono costretti di ricorrere agli stessi mezzi.2 Nel gennaio 1585 i plenipotenziari di Filippo II da un lato e il duca di Guise con i suoi due fratelli e cugini, come pure il cardinale Carlo di Bourbon dall’altro, strinsero l’alleanza di Join-ville. Scopo era la distruzione del protestantesimo in Francia e nei Paesi Bassi, e l’esclusione del Navarra dalla successione al trono; a suo posto fu proclamato il cardinale di Bourbon come primo successore del regno.3 In riguardo ai vantaggi politici che venivano garantiti alla Spagna con questo trattato, fra i quali il possesso di Cambrai e della Navarra francese, i Guise potevano addurre che una volta gli Ugonotti avevano ceduto agl’inglesi quello molto più importante dell’Havre. Pur tuttavia il trattato di Joinville fu un passo sotto più di un aspetto nefasto. Ai Guise e ai leghisti si unirono presto in Francia tutti gli scontenti. Il loro numero era molto grande, poiché Enrico III si era reso spregevole ed odioso a tutta la nazione.4 Egli si dava alternativamente a dissolutezze ed esercizi di penitenza, permetteva ai suoi favoriti a loro piacimento di far ciò che volevano e prodigava ad essi le entrate del Regno. Il lusso pazzesco della corte era in sproporzione manifesta con le strettezze generali. Particolarmente adirati contro del re erano i Parigini alla cui cassa egli nel 1582 tolse 1 Vedi il testo originale della dichiarazione pontificia nella lettera di Ma-thieux al duca di Nevers dell’ll febbraio 1585, edito Memoires du duo de ' r''