Bestaurazione cattolica nella Neerlandia spaglinola. 417 sua particolare attenzione alla restaurazione cattolica,1 potè per altro sperare in un risultato, e ciò tanto più, poiché veniva appoggiato zelantemente dal governo. Naturalmente era sfavorevole che molti vescovi non fossero adatti al loro compito. Già Requesens aveva ripetutamente lamentato l’inerzia e la mancanza di coraggio di alcuni vescovi,2 per il che le decisioni benefiche che avevano sancito, a norma dei decreti del concilio di Trento, i sinodi del 1570 e 1574 in gran parte erano restate lettera morta.3 Se ciò nonostante la Chiesa cattolica dopo breve tempo sorse di nuovo dalla sua decadenza e ricominciò a fiorire più di prima,4 questo dovette attribuirsi per una parte non piccola all’azione dei Gesuiti. In principio i Gesuiti nei Paesi Bassi appartenevano alla provincia renana della congregazione, finché il generale Francesco Borgia il 24 settembre 1564 eresse una particolare provincia Belga o di Fiandra. Il suo fiorire fu ostacolato non solo dall’insurrezione olandese, ma anche dal fatto che Alba, un rigoroso seguace del Cesaro-papismo, mostrò la sua manifesta antipatia alla Compagnia di Gesù.6 Ciò nonostante questa aveva trovato non pochi patroni. Giorni migliori erano venuti con Requesens, il quale riconobbe mollo bene quali servigi i Gesuiti potessero portare alla nazione e perciò mostrò loro la più grande simpatia.0 Dopo la sua morte cominciò di nuovo un periodo difficile per i mèmbri della compagnia di Gesù, con la così detta pace di Gand. La fermezza con cui essi rifiutarono nel 1578 di prestare un giuramento incompatibile con i diritti del legittimo re e gl’interessi della Chiesa, portò al loro espatrio.7 I Calvinisti con giusto intuito videro in loro i nemici più pericolosi; dove essi presero il sopravvento i padri dovettero evadere.8 Essi si rivolsero a Lovanio dove nel 1570-1576 11 Bellarmino insegnò quale professore di teologia.9 1 Ofr. sopra p. 407, sugli incarichi per iSega. Vedi anche Holzwarth nel l' atholik 1871, II, 605 s., intorno al progetto dell’erezione di un seminario, non attuato per la morte di Gregorio XIII, che doveva diventare un vivaio di l'iimii sacerdoti per le provincie del Nord. All’università di Lovanio Gregorio inno nel 1580 un dono di 2000 ducati d’oro ; v. de Ram, Considérations sur Ihìzt. de l’universìté de Louvain, Bruxelles 1854:, 92. - Vedi Corresp. de Philippe II, ed. Gachard III, 306, 350. \edi ibid. 307 ; Pi henne IV, 484. 4 Giudizio di Pirenne IV, 486. Vedi il nostro vol. Vili, 336. ' Vedi Corresp. de Philippe II, ed Gachard III, 21; Fruin in Verslagen mcdedel. der K. Akad. van Wetensehappen XI, 322 ; Pirenne IV, 498. 'edi A. Poncelet, La Compagnie di Jésus en Belgique, Anvers 1907, 2. •'leune buone notizie nel ¡All. ami., particolarmente 1582, p. 206 s., 1584, P- 237 s. ' Cfr. Pirenne IV, 4iM) s. 8 Cfr. Couderc, Card. Bellarmin I, Paris 1893, 92 s. ; Frentz, Kard. Bel-innin, Freiburg 1921, 35 s. Pastor, Storia dei Papi, IX. 27