Congiure vere e presunte contro la vita di Elisabetta. 315 < .'-na invece le relazioni coll’Inghilterra si erano guastate in ir: :n che si doveva venire ad una guerra aperta, anche senza ative. Presso i patrocinatori del partito spagnuolo fra i cat-tub.'i inglesi ebbe luogo una specie di sfiducia. Al principio ¡584 essi avevano riconosciuto che il papa era non solo il loro p : icipale amico, ma anche l’unico pronto al sacrificio. I continui ri-aitati sfavorevoli nel campo della politica avevano portato Alien e '’ersons alla conclusione « di abbandonare qualsiasi pensiero - ali cose, e unicamente di seguire la via già tracciata, dei mezzi spirituali, per la quale, se anche solo dopo lungo tempo, doveva ire una decisione».1 Una scrittura di Alien del 1584 mette in avviso i cattolici da decisioni e passi estremi e consiglia la p ;zienza.2 La persuasione di essere abbandonati dalle potenze cattoliche 'li essere dati inermi in braccio alla tirannide delle coscienze, l ’i-tò alcuni cattolici d’Inghilterra ad un passo disperato. Nel '0 Humphrey Ely dottore di diritto e di teologia, inviato da al-i nobili d’Inghilterra e dai Gesuiti, pervenne in Madrid presso unzio pontificio Sega e gli propose un dubbio di coscienza. Quei ili, manifestò Ely, si sarebbero decisi al tentativo di uccidere i -isabetta, se il papa potesse loro dare l’assicurazione che con sto non cadrebbero in peccato. Essi volevano tale assicurazione p punto, perchè si trattava di un’impresa nella quale essi stessi i vano incontrare la morte, onde avrebbero dovuto poi compa-" dinnanzi al tribunale di Dio senza la possibilità di penitenza di espiazione.3 Il senso di questa domanda eccezionale viene esplicato dalla esposta del nunzio. Sega rispose loro,4 che quei nobili dovevano, « Dr. Allen and I.. . had resolved, to leave cogitation of such matters ; to follow only our spiritual course, whereupon all dependeth tough in -m- time». Presso Pollen in The Month 10, 300. - Ibid. 397 s. « Tra le altre cose che mi dice questo dottore TImfrido Elei, una me ne «letto con molto secreto in nome di alcuni nobili de la isola [e] de li medimi padri Gesuiti, et è che li sodetti nobili si risolvevano di tentare di iimaz.zare la regina di mano propria, ogni volta che si assicurassero, almeno "'n la parola..., che S. Stà. gli assicurasse per questo non caderiano in ' ■"•to. per il pericolo che gli instarla de la morte lor propria in tentar cosa '■tu grave et pericolosa». (Sega a Galli ai 14 novembre 1580, in Meyer 426. Gesuiti menzionati sarebbero Persons e Oampion. Che questi approvassero il getto dei nobili non è accettabile; del resto i gesuiti inglesi, per quanto è .....■ si sono sempre pronunziati contro tali disegni (vedi più sotto p. 322 e m’illmann III, 388, IV, 57). Essi nel nostro caso avrebbero rimandato i richie-:,‘nti alla dichiarazione di un’autorità superiore, e in quensto senso anche Ely, • nome loro, ha diretto la domanda al nunzio. 4 « Io gli ho risposto che per le parole de la sentenza di Pio V di sa. me. i^ire che questi si potriano assicurare, poiché particolarmente dii lizenza a tutti 1 rilsi;alli di poter pigliar le armi contra la regina impune». Presso Meyer 427.