Trattative e discussioni su la lega antiturca. 237 ottenuto non solo un importante consolidamento della Lega, ma anche sottratto alla Turchia un forte sostegno morale.1 Però si vide che di questa adesione non si poteva venire a capo. Al punto in cui erano le cose, Gregorio XIII doveva essere contento se poteva trattenere il governo francese dal dare appoggio alla sollevazione olandese, perchè altrimenti la guerra fra la Francia e la Spagna, e quindi il pieno abbandono della Lega da parte di Filippo II sarebbe stato inevitabile. Secondo il giudizio di Salviati2 un tale intervento della Francia, cui Carlo IX aveva una grande tendenza, sarebbe avvenuto, se all’ultimo momento non si fosse intramesso un avvenimento inatteso: la «notte di S. Bartolomeo». Nello stesso tempo con la missione del cardinale Orsini fu fatto un nuovo tentativo per guadagnare la Francia alla Lega. A ( uesto scopo doveva servire anche il progetto ideato dal nunzio di Torino di un matrimonio fra la corte di Francia e di Spagna, che però cadde per l’opposizione di Filippo II. La missione di Orsini andò intieramente a 'vuoto.3 Con questo cadde pure il progetto del papa di dirigere le potenze riunite di Francia e Spagna contro la regina Elisabetta d’Inghilterra.4 Un esito ugualmente sfavorevole l’ebbero gli sforzi del papa con l’imperatore Massimiliano II per indurlo all’adesione alla Lega.5 L'arcivescovo di Lanciano, Niccolò Marini, inviato in Spagna alla fine del novembre 1572 in aiuto di Ormaneto, a cui quasi subito seguì Marcantonio Colonna,6 aveva pure l’incarico di procurare una flotta ausiliare portoghese promessa nell’anno precedente ; ma dovette convincersi in Evora, che ciò non era possibile, poiché il Portogallo abbisognava delle sue navi per la propria difesa contro i corsari dell’ovest dell’Africa, e per la sicurezza dei suoi possessi transatlantici.7 Così il risultato finale dell’azione diplomatica del papa, ampiamente accresciuta, fu negativo. Tanto ¡prima che dopo Gregario XIII non vide altra risorsa che in Venezia e nella Spagna. Le dichiarazioni di Filippo II sembrarono autorizzare le più grandi speranze; il re voleva aumentare il numero delle navi, e rinunziare a qualsiasi intrapresa particolare, come ad esempio quella contro Algeri. Tanto più cattivo fu il contegno di Venezia, i cui rappresentanti si opposero a qualsiasi aumento delle navi da 1 Vedi Serrano, Liga II, 27G. 2 Vedi in App. in. 86 le * note di Salriati, Archivio Boncompagni iß Iioma. 3 Vedi Serrano, Liga II, 277 s. 4 Cfr. la * relazione di Arco, Koma 1° novembre 1572, ArchiviodiStato io Vienna. 5 Vedi Schwarz, Gutachten VII s.; Töbne 140s.; Serrano, Liga II, 282s. 6 Su entrambi le missioni v. IIixojosa 259 s. ; Serrano, Liga II, 253 s., 260 s. ' ' edi Serrano. Liga II, 259 s.