788 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo. 12. cardinali di astenersi da ogni simile divertimento.1 La domenica di Carnevale egli visitava le sette chiese principali di Roma.2 Ben volentieri egli avrebbe del tutto abolito, lo sfrenato e, sotto più riguardi, crudele tramestio del martedì di Carnevale. Ciò però non fu possibile, atteso l’attaccamento di molti romani alle antiche usanze.3 Gregorio cercò per questo, allo stesso modo del suo predecessore, di abbreviare al possibile il Carnevale.4 Nel 1580 egli prese occasione dalla peste,5 nel 1583 dalla carestia, nel 1584 dallo stato turbolento della città, per vietare tutte le mascherate/ Le feste carnevalesche permesse nel 1581, Montaigne, che le vide, le segnala come moderate.7 Nel tempo precedente e durante il Carnevale la distinta società romana amava dai più remoti tempi divertirsi con rappresentazioni teatrali ed altri sollazzi.8 Quando Gregorio nel 1574 apprese, che era stata eseguita una di quelle commedie immorali, che erano state in voga ai tempi della rinascenza, egli procedette con severità, i commedianti furon puniti col carcere, i dignitari ecclesiastici che avevano assistito alla rappresentazione, fra questi anche alcuni cardinali, ebbero una severa riprensione.9 Nel concistoro del 27 gennaio 1574 il papa dichiarò che l’intervento dei cardinali anche alle rappresentazioni edificanti e religiose egli lo giudicava 1 Vedi iSantori, Diario concisi. XXIV, 227. 2 Vedi la * relazione di Odesealchi del 20 febbraio 1583, Archivio Gonzaga in Mantova. 3 Del resto una diminuzione dei divertimenti carnevaleschi, una vera conseguenza della riforma cattolica, la conferma A. Zibramonte nella sua ’relazione del 17 gennaio 1573, secondo la quale il carnevale passò « assai freddi-mente non inclinando più che tanto questa città a simili piaceri ». Il 20 febbrai" 1574 scrive O. Capilupi : * « Il carnevale si fa freddissimo ». Anche nel 1577 e 1"' si dà relazione di un « carnevale magrissimo » ; v. le * lettere di Odesealchi ue 19 febbraio 1577 e 15 febbraio 1578. Lo stesso dà * relazione di un buon cjt nevale il 28 gennaio e 4 febbraio 1581 ed il 3 marzo 1582. Tutte queste neU’Archivio Gonzaga in Mantova. 4 Vedi la relazione di P. Tiepolo del 28 febbraio 1573, presso ¡VIutiM''-I, 108 e Clementi 248 s. Il 14 gennaio 1576 Pompeo Strozzi riferisce stato permesso al fine il carnevale per il tempo dopo tS. Antonio (Archi' ^ Gonzaga in Mantova). Ofr. anche in App. n. 28-41 (8) la *relazio111 Mucanzio del febbraio 1581, Archivio segreto pontificio. _ s *«Hoc anno bravia quae curri publice solebant applicata fuermit cumenis et larvae interdictae, cum instante pestis periculo potius ora ^ esset ad placandam iram Dei», scrive Mucanzio, * Diarium, Archi'’1 greto pontificio. Ofr. la * relazione di Odesealchi del 6 febbraio Archivio Gonzaga in Mantova. . .jfeb- 6 Vedi la * relazione di Odesealchi del 20 febbraio 1583, 28 gennaio t ^raio 1584, loc. cit. Ofr. anche Clementi 268 s. i Montaigne I, 247-248. s Cfr. Clementi 258 s., 271 s. _ i • S t a t <■’ Vedi 1’* Avviso di Roma del 30 gennaio 1574, Archivio 1 in Vienna e Santori, Diario concisi. XXIV, 223 s.