Documenti inediti e comunicazioni d’archivi. N. 66-70. 897 dici in precedenza esistenti, il cui numero ora è salito a 448. Oltre che nei pregevoli autografi 1 l’importanza dell’archivio consiste sopratutto nei manoscritti sul pontificato di Gregorio XIII, che però dal tempo del Maffei non furon più utilizzati da nessuno per la storia di questo papa.2 Per questo sono io obbligato a una gratitudine più grande verso il principe di Piombino, morto nel frattempo, che nel 1902 con somma liberalità mi mise a disposizione tutti i tesori del suo archivio. La raccolta di manoscritti della famiglia Boncompagni forma, dopoché le raccolte Borghese e Barberini e Chigi son venute nel Vaticano e quelle Corsini in possesso del governo Italiano, la raccolta più importante di tal genere che ancora si trova in possesso di privati. Esso contiene per Gregorio XIII, essenziali aggiunte ai ricchi materiali del-l’Archivio segreto pontificio. Oltre numerose raccolte di lettere e monografìe, è di speciale importanza una raccolta di Materiali per la storia di Gregorio XIII, aggiunta al tempo di Sisto V dal duca di Sora, Giacomo Boncompagni, morto nel 1612, che Maffei dovette adibire come base per la sua biografìa.3 Si procedette in ciò domandando ai cooperatori principali del defunto pontefice le note dei loro ricordi. Per facilitare il lavoro furono loro proposte precise domande. Così nel Cod. D. 7 è conservata una lettera di Giacomo Boncompagni ad A. Musotti, dat. Milano gen. 1590, in cui è detto che lo scrivente da «buon pezzo» voleva far scrivere una biografia di Gregorio XIII; che egli ora aveva a ciò trovato una persona sufficientissima per la quale egli cerca raccoglier notizie da ogni parte, particolarmente da quelle persone, che fossero state ministri et più intimi famigliari del Papa. A tale scopo inviava egli a Musotti 51 domanda. 4 La risposta di Musotti, trovasi nello stesso manoscritto; essa è così dettagliata e preziosa, che richiede se ne parli distintamente (v. poi nn. 76-80). Ulteriori materiali di tal genere sono conservati in una serie di altri manoscritti dell'Archivio Boncompagni, particolarmente nei Cod. D. 5, 6 e S. Cod. D. 8 è direttamente indicato come Memorie diverse raccolte per la compilazione degli annali ms. intrapresi dal sig. Giacomo 1 Così di Bembo, Sigonio, Card. A. Yalier, M. A. Muretus, Hieron. Car-danus, Gaspar Scioppius, Franc. Mucantius, C. Baronius, Fab. Albergatus, Matth. Senarego, Card. Toletus e numerosi membri della famiglia Boncompagni. Nessun manoscritto è più antico del secolo xm. 2 Per altri scopi dal 1887 han lavorato nell’archivio il mio amico A. Pieper, morto troppo presto, P. Tacchi-Venturi, P. Pierling, F. Güterbock (v. N. Archiv 1. altere deutsche Gesch. XXV [1899] 39 s.), A. Heidenhain, alcuni dotti di Polonia, Brom per i Paesi Bassi (v. Archivalia HI, 265 s.) e finalmente il giovane principe Francesco Boncompagni-Ludovisi su la missione giapponese a Gregorio XIII. 3 Cod. D. 28 contiene « Lettere spettanti alla compilazione degli Annali di Gregorio XIII ». Una lettera che appartiene qui, presso Maffei, 1 xvi. 4 In essa si domanda anche intorno agli errori di Gregorio XTII. Dall'ordine di queste domande si spiega anche la serie in cui Galli, Musotti, ecc. scrissero le loro note. Pastob, Storia dei Papi, IX. 57