Nomine dei Cardinali (21 febbraio 1578) 163 queste lacune tenne Gregorio XIII il 21 febbraio 1578 nel suo quinto anniversario dell’elezione la prima grande nomina.1 Essa seguì del tutto inattesa,2 poiché Gregorio volle procedere nella sua scelta pienamente libero.3 Dei nove rivestiti della porpora sette erano stranieri, due soli italiani: un esempio chiaro della premura del papa di osservare nella forma più rigorosa le prescrizioni del concilio di Trento, il quale espressamente raccomandava un giusto riguardo alle nazioni non italiane.4 Uno sguardo a quelli eletti il 21 febbraio 1578, dimostra che Gregorio li aveva scelti con il profondo sentimento della sua responsabilità, e con un preciso riguardo ai bisogni della Chiesa. Se la Francia ebbe quattro nuovi rappresentanti nel Sacro Collegio, Gregorio si prefisse con ciò di appoggiare in questo regno la restaurazione cattolica.5 Pienamente consapevole di quello che poteva attendersi dal contegno di Enrico III, fu adesso non solo rivestito della porpora Luigi di Lorena, il cognato del re, ma fu fatta anche la nomina già promessa da un anno e mezzo di Renato Birago - TOmamente influente alla corte di Francia, nonostante le osservazioni fatte all’ultimo momento dal Granvella.s Invano si oppose questo cardinale anche all’innalzamento di Luigi di Lorena, Arcivescovo di Reims, e di Claude de La Baume, arcivescovo di Be- 1 ancon che nella sua diocesi aveva pubblicato i decreti Tridentini ed ivi lavorava contro l’introdursi delle nuove dottrine.7 A Filippo II fu data soddisfazione con la nomina del suo fedele Pedro su Aquaviva, Rebiba e Monte, v. in App. n. 28-41. Sulla morte