362 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 7. papa dopo la fine del concistoro si recò nella basilica di S. Marco attigua al palazzo, dove venne cantato il Te Deum,1 per ringraziare Iddio, come scrisse a Vienna l’agente imperiale Cusano, che con un colpo non solo fosse stato liberato il re di Francia, ma tutto il suo regno e pure la iS. Sede dal pericolo che li minacciava, qualora Coligny avesse eseguito il suo piano, che consisteva nell'uccisione di Carlo IX, nell’assumere egli la corona di re, nel sostenere i ribelli dei Paesi Bassi per poi marciare in Italia onde distruggere lo Stato Pontificio e Roma.2 Nel pomeriggio del 5 settembre si presentarono al papa, Férals e Beauville, i rappresentanti ufficiali di Carlo IX sia per dar relazione degli avvenimenti di Parigi, come per chiedere la dispensa suppletiva al matrimonio di Navarra.3 In quale senso sia stato informato il papa da Férals e Beauville intorno alla notte di S. Bartolomeo, risulta dai documenti presentati in questa circostanza; il primo è una lettera di Carlo IX a Férals la quale descrive la notte di S. Bartolomeo come la conseguenza di una questione fra i Guise e gli Ugonotti ; il secondo una lettera del 26 agosto di Luigi de Bourbon duca di Montpensier al papa. In questa descrive il duca come Coligny e gli Ugonotti nonostante la mitezza e la bontà di Carlo IX si fossero congiurati per l’uccisione del re, di Caterina, e delle autorità cattoliche come per la distruzione della religione cattolica in Francia. Il re ha prevenuto con il punire Coligny e i suoi aderenti ; ora l’intenzione di Sua Maestà mira a distruggere intieramente questa genia e restituire al primitivo splendore la Chiesa cattolica in Francia.1 Sulla base di queste notizie Gregorio XIII ordinò quelle festività in uso in quei tempi per tali avvenimenti, che si riferivano, tanto alla distruzione della ribellione politica come alla vittoria sull’eresia, cose che minacciavano l’annientamento della Chiesa e del papato.6 A questo sentimento corrispose pure la festa di ringraziamento che il cardinale di Lorena fece eseguire l’8 settembre ■i Vedi oltre alla * lettera di Galli citata nella nota precedente, anche la relazione di Capilupi dell’8 settembre in Intra 15-16 e l’Avviso di lini»" 111 Beltrami, Roma 3. Secondo la nota di Slusotti il papa fece distribuire aneli' elemosine ai poveri. Archivio B o n c o m p a g n i in Roma. 2 Cfr. la ‘lettera di Cusano (Archivio di Stato in Vienna) •|!' pendice N. 7. 3 Vedi la * relazione di Férals’ nelle Lettres de Catti, de Médicis 1\. 4 Vedi Theineb I, 336. 5 I/opinione sostenuta una volta dalla maggior parte degli scrittori c.itt' lici che le manifestazioni di gioia del pontefice, si siano riferite solo all '1" sventato la congiura degli Ugonotti contro il re, fu già fatta cadere dal 1 1 N (Freib. Kirclienlex. II2, 942) ma nuovamente è presentata da Vacandard ih ■■ sua monografia, Les Pape» et la Saint-Barthélemy (Études de critk111 d’hist, relifiUiuse, Paris 1905, 217-292), ma non è dimostrata.