Disposizioni per il miglioramento dei Cisterceusi
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rosi di riforma, a curare la vita comune, la preghiera e lo studio. Un’altra circolare inculcò particolarmente la povertà. Personalmente Gonzaga visitò i conventi dell’Italia settentrionale e centrale, la penisola dei Pirenei e così una parte dei conventi di Francia.1
   Con particolare zelo l’abbate generale dei Cistercensi, Nicola Boucherat (1571-1584) si dedicò alla rinnovazione del suo Ordine. Il 20 luglio 1572 egli potè scrivere al cardinale protettore del-l’Ordine,2 che negli ultimi due mesi e mezzo con la sua visita aveva constatato lo stato di 26 monasteri nella Svizzera, in Svevia e nelle regioni confinanti, e che aveva intenzione di recarsi per
10	stesso scopo anche nella Francia dell’ovest, in Baviera e in Boemia. Nei due anni seguenti proseguì egli la sua visita nella Svizzera, nella Germania inferiore, nei vescovadi di Costanza, di Augusta, di Würzburg, a Bamberga, a Frisinga, a Ratisbona, a Salisburgo, a Bressanone, a Passau, a Strasburgo; nel 157S visitò personalmente nella Germania del nord 18 monasteri di uomini e 28 di donne con 887 persone; nel territorio dei tre vescovi elettori e nei vescovadi di Paderborn, di Münster e Liegi 15 monasteri maschili e 43 femminili con 1307 persone.3
   Le condizioni di queste case religiose erano nella loro totalità soddisfacenti. Gli edifici monastici, secondo le relazioni della visita, nella gran parte sono in buono stato, alcune volte anzi belli, le rendite sontuose.4 Sotto l’aspetto religioso molte delle case visitate ottennero l’elogio, che la riforma vi era giunta, e non di rado che essa aveva tutto abbracciato.6 Alcuni conventi naturalmente ricevono anche fiera critica ;6 di Hardehausen in
    1	La vita del Gonzaga la scrisse nel 1625 il suo confidente per anni llipp. Donesmundi. iSu questo lavoro si basa la Vita del Ven. Fr. Qonzaga, Min. generate dei Frati Minori, Vescovo di Mantua, Roma 1900. Vedi Holzapfel 310 s. Cfr. « Una lettera e una Relazione autografe del ven. Fr. Gonzaga Min. generale dei Min. Oss. intorno alla riforma del gran Convento di Parigi, 1582» in Arohivum Franciscanum Historioum II (1909), 668 s.
    2	Presso A. Postina nella Zisterzienser-Chronik XIII (1901), 228.
3	Relazioni della visita per il 1573 (Germania inferiore) ibid. 230 ss., per
11	1574 (Germania superiore) ibid. 257 ss. Sul commiato della visita per Marienstatt ibid. XXIX (1917), 97 ss.
    *	Ibid. XIII, 227 ss.
    5	Così il monastero presso Donauwörtli che contava 38 monaci bene sformatosi, ibid. 232; in Niederschönenfeld l’abbadessa e le monache sono «religiosissime et observantissime », ibid. 234 ; Oberschönenfeld è « bene institutum », ibid. 235 ; di Lichtental in Baden dicesi : « abbatissa est doctissima et vitae sancti-monia praeclara », ibid. 237; Königsbruclc è « reformatissimum, neque ullum reperi [monasterium], in quo tanta est vitae monasticae austeritas », ibid. 237 ; Ilimmenrode è «bene reformatum et abbas bonus vir », ibid. 257. ecc.
    6	In Immelspforten «reformatio liucusque nullum sortita est effectum », ibid. 233 : in Zarn nel ducato di Berg, fra le monache ci sono 4 luterane, ibid. 262 ; Langheim ha un buon abbate. « sed monachos non adeo bene reformatos, «t desiderabat », ibid. 233, cfr. 234, 260, 261.