Organizzazione della gerarchia in America. 753 sebbene fin dal 1524 esistesse un patriarcato per l’india dell’owest, i cui titolari risiedevano in Spagna.1 All’archidiocesi Messico appartenevano anche Verapaz e il vescovato fondato da Gregorio XIII in Manila nel 1579.2 La Piata ebbe un proprio vescovo fin dal 1552,3 Santiago del Chile fin dal 1561, Tucumán fin dal 1570.4 La diocesi metropolitana di Lima nel 1546 ricevette come vescovati suf-fraganei Cuzco, Quito, Panama, Nicaragua e Popayán. Quest’ultimo fu separato nel 1564 e sottoposto alla nuova archidiocesi Santa Fé de Bogotá.3 Diocesi suffraganee di Guatemala furono nel 1577 Chiapa, Honduras e Nicaragua.6 Gregorio XIII fece progredire più oltre la gerarchia cattolica del vice-reame del Perù, che abbracciava l’intiera America spa-gnuola del sud. Il 15 aprile 1577 egli ricostituì la cessata diocesi Santa Marta e la sottopose all’arehidiocesi di Santa Fé de Bogotá. Inoltre costituì nello stesso anno le nuove sedi vescovili Trujillo ed Arequipa, e nel 1582 la diocesi di Buenos Aires.7 La maggior parte dei vescovi nell’America spagnuola, apparteneva agli ordini dei Domenicani e Francescani, che nel primo periodo in cui fu reso cristiano il nuovo mondo sostennero il principale lavoro.8 Essi spiegarono presto un meraviglioso entusiasmo, pazienza e costanza. Mentre la maggior parte dei secolari miravano alle conquiste, alla ricchezza ed al guadagno, i disinteressati religiosi cercavano solo conquistare le anime. Muniti di non nitro che di un crocifisso e di un breviario, con un istrumento musicale ed alcuni giuocattoli, si portavano fra le popolazioni più barbare, facevan propria la loro favella, insegnavan loro i principi fondamentali della religione, gli imparavano l’agricoltura e l’industria europea e cosi diventarono maestri, consiglieri ed amici degli Indiani. In pari tempo essi con la più grande intrepidezza presero a combattere contro il duro e crudele giogo, sotto il quale; tanti dei conquistatori spagnuoli cercavano di piegare gli infelici indigeni dell’America. A capo di questi pionieri dei diritti umani degli indiani di fronte ad una brutale politica di violenza, sta l’ardente 1 Cfr. Jann 10!). Avarragarav (loc. cit. 81)