852 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 12. Gregorio XIII ebbe a cura del cardinale Giacomo Boneompagni un monumento di marmo bianco, che venne collocato sotto l’arco, fra la cappella Gregoriana e la cappella del Sacramento. Le sculture le eseguì Camillo Rusconi.1 Il sarcofago di marmo si eleva su di un zoccolo; la sapienza sotto aspetto di Minerva da un lato solleva un drappo, per scoprire un rilievo, che si riferisce alla riforma del calendario; dall’altra parte la statua della religione con la Sacra Scrittura e una tavola in cui stanno le parole: Novi opera eius et fidem. Nel mezzo sul sarcofago troneggia la figura seduta del papa vestita pontificalmente, con la destra benedicente elevata verso il cielo, «una seria e fortemente dignitosa figura di vegliardo».2 Le figure allegoriche sono una ripetizione di quelle della tomba di Innocenzo XI. Il tutto fa effetto nel suo candore marmoreo «di un messaggero disperso del classicismo».3 Gregorio aveva governato la Chiesa 12 anni, 10 mesi e28 giorni. Al suo pontificato, del quale il gesuita Stefano Tucci, nel suo elogio funebre tenuto il 17 aprile 1585 tracciò una densa imagine,4 come a tutta la sua vita si possono applicare le parole: Fu prezioso, perchè ricco di fatiche e di lavoro. Gregorio XIII per lungo tempo è stato misconosciuto. Solo le sistematiche indagini dell’archivio segreto Vaticano, recentemente intraprese, dettero le basi per un giudizio imparziale della sua personalità come del suo lavoro instancabile. A quel deprezzamento vi concorse la circostanza, che un santo come Pio V fu il suo predecessore, ed una personalità affascinante come Sisto V fu il suo successore. Sisto V affrontando con risolutezza priva di riguardi il disordine del brigantaggio, che Gregorio XIII in conseguenza della sua età e della sua mitezza spesso confinante con la debolezza, non aveva potuto dominare, apparve in una luce sma- Fazolio comunica : * « Al tempo della b. m. del card. S. Sisto si trattò di S. S. 111. di far l’epitaffio per la tomba di Gregorio XIII, et furono eletti F. Orsini, Flaminio de’ Nobili, Latino Latini et io, quali fussimo in casa del S. Latino ». Archivio Boneompagni in Roma, D. 5, dove Fazolio comunica altre due iscrizioni da lui composte per Gregorio XIII. i CSEr. Pascoli, Vita de’ pittori, scultori et architetti moderni I, Roma 1730, 263 s. - Vedi Pistolesi I, 110 s. ; Gregorovitxs, Grabmaler 168 ; Brinzinger, Min Gang zu den Grabdenkmàlern der Pàpste in des St. Peterskirche, Einsiedeln 1917, 22 s. ; Letakouilly, Vatican I, pi. 45. Iscrizione del sepolcro in Forcella, VI, 170. 3 Vedi Sobotka, Marattas Entivurf zum Gratinai Innocenti’ XI., Sonder-abdruck aus dem Jahrìmch der preuss. Kunstsamml. 1914, 19 s. Cfr. Bergner 103. 4 Vedi « Oratio in exequiis Gregorii XIII P. M. a Stephano Tuccio sacerdote Soc. Iesu habita in Vaticano ad s. collegium XV Cai. Maii 1585 », Romae 1585, nuova edizione in Ciaconitts IV, 27 s.