Solleciti provvedimenti difensivi di Roma contro Ghebardo Truchsess. 661 elettori di ilagonza e di Treviri, ai duchi di Baviera e di Cleve.1 Nello (tesso tempo furono mandate al nunzio Taverna in Madrid, pressanti esortazioni di agire presso Filippo perchè questi da un lato stimolasse l'imperatore a resistere alle innovazioni di Ghebardo, e dall’altro autorizzasse il suo governatore dei Paesi Bassi, Alessandro Farnese, ad intervenire, occorrendo, con le stesse armi.2 Mentre in Roma già prima di inviare Minueci si prendeva in considerazione la possibilità di rimuovere l’arcivescovo di Colonia, così dimentico dei suoi doveri fu rivolto allo stesso tempo lo sguardo alla personalità, che dovesse subentrare al posto di Ghebardo. Poteva pensarsi solo ad un uomo il quale con le sue relazioni avesse potuto portare una ferma resistenza con una energica forza per combattere con risultato Ghebardo. Queste condizioni sembrarono che nella misura più ampia si dessero in Ernesto di Baviera, il cui fratello Guglielmo, era frattanto salito al trono. Ernesto era inoltre amico del re di Spagna e del duca di Julich, e come titolare delle diocesi di Hildesheim e Liegi e delle abbazie imperiali di Stavelot e Malmedy, aveva già una posizione sicura nella Germania inferiore. Era purtroppo imbarazzante, che la concessione di un’ulteriore diocesi ancora contradicesse alle decisioni riformatrici di Trento, ed ancor più, perchè anche Ernesto era di quegli ecclesiastici figli di principi, che in certa guisa godevano le gioie del mondo in una maniera che non conveniva ad un ecclesiastico. Ma la necessità costringeva a passarci sopra. Pesò pur molto nella bilancia, che Ernesto come membro del capitolo cattedrale di Colonia era eleggibile, e nel 1577 aveva riunito su sè quasi la metà dei voti.s Ila frattanto venne fuori una nuova candidatura poiché l’arciduca Ferdinando aveva suggerito d’inviare suo figlio, il cardinale Andrea di Austria, come legato a Colonia, col secondo fine di elevarlo a quella w'e. A Boma fu tosto riconosciuto, che acconsentendo agl’ intenti di Ferdinando si offenderebbe gravemente la Baviera e senza alcun utile, poiché il capitolo di Colonia sicuramente uon sarebbe per accettare il fitrlio di una madre borghese quale era Filippina Welser. Andrea inoltre era una personalità troppo insignificante. Ma d’altra parte non si volle perdere anche l’aiuto dell’arciduca, come quello dell’imperatore. Gre-Rfrio XIII aderì quindi al desiderio di Ferdinando così, che nel conei-storo del 31 dicembre 1582 nominò il cardinale Andrea assieme al cardinale Madruzzo quali legati a Colonia con l’incarico di iniziare il processo contro Ghebardo Truchsess, di pronunciare la sua rimozione e di 1 Vedi Nuntiaturherichte I, 837 s., 341. Cfr. Tiifi.ner III, 323. Aretin, toaximilian I, 257. 2 Vedi Nuntiaturherichte I, 334 s., 341 s. 3 Vedi ibid. liii-liv ; Ritteb I, 59C s.