Tarugi e Baronio - Fondazione dell’Oratorio. 125 sandro de’ Medici che più tardi con nome di Leone XI ascese la Sede Apostolica, il nipote di Giulio III e di Marcello II Francesco Maria Tarugi,1 come pure il Baronio, più tardi cardinale. 2 Quale magica influenza esercitasse già allora la personalità del Neri ne sono due prove parlanti i suoi due prediletti discepoli Tarugi e Baronio. Tarugi non pensava ad altro che a procurarsi la sua felicità alla corte pontificia; allorché il cortigiano ventinovenne si incontrò nel 1556 con Filippo, bastarono pochi colloqui con lui perchè l’ambizioso cacciatore di posti si cambiasse intieramente. Tarugi rinunziò alla sua vita mondana, si applicò alla preghiera, allo studio della Sacra scrittura, alle opere di carità.3 II Baronio, di diciannove anni arrivato in Roma il 22 ottobre 1557,“ scelse Filippo per suo confessore;5 già 1’ 8 dicembre dello stesso anno egli riguardava la sua vita trascorsa con dolore 6 e presto entrava nella cerchia ristretta di quel perfetto conoscitore di anime. Tutto ciò, così scrive a suo padre nel 1567, ridonderà a suo bene se seguirà le parole del suo maestro ; se però si fosse allontanato da lui anche in piccolissime cose egli dovrebbe pentirsene; egli teme le cose peggiori se si sottraesse alla sua ubbidienza.7 Fu un animo maschio che istillò in lui la direzione 1 Càpecelatko X, 202 s. « Pronepos fuit cardinali» Antoni! de Monte, nepos autem Iobannis magni magistri Ierosolymltanae militiae, qui Iuliuin III, SS. Pontifieem liabuit patruum ». Gallio, Christiana I, 335. 2 Capecelatro I, 262 s. 3 Capecelatiìo I, 266 ss. 11 23 ottobre 1557 scrive a suo padre : * « Siamo arrivati venerdì a sera qui in Roma». Biblioteca Vallicelliana in Roma, Cod. Q. JtCì. Su Baronio cfr. Hiebon. Barnabeo, Vita Caesaris Baronii, Roma 1651 ; O. Baronii Epigtulae et opmcuTa pteraque nunc prvmum ex archetypìg in lueem ernia, ed. Raym. Axbericius (incompleta), 3 voi., Roinae 1759; Laemmer, Analceta 65-71; lo stesso, De Caesayis Baronii litterarnm commercio diatriba> Friburgi Brisg. 1903; Generoso Oalenzio, La vita e gli scritti del Cardinal C. Baronio, Roma 1907 ; Per iCesare Baronio. Scritti vari nel terzo centenario della sua morte, Roma 1911; Savio in Civiltà fati. 1907, III, 3-20, 159-175. 5 Vedi la deposizione del Baronio nel processo di canonizzazione di san Filippo, edito in Oalenzio 948. « Vedi la lettera del Baronio di questo giorno, Oalenzio 13 s. * « State con l'animo quieto che ho tal maestro e guida, che spero, se da me non resterà, che farà opera in me che voi ne liabbiate ad essere molto contento e Dio ne sarà molto servito... Pregate dunque Iddio che mi faccia obediente a lui che certo sempre che io ho voluto far la sua obedienza, ogni cosa m’è riuscita in bene et l’havermi Iddio liberato alli mesi passati dall’insidie di quelli ladri quali robborno gl'altri : sappiate ciò essere stato per suo merito et santa obedienza. E di questo ve ne potria racontare cose miraculose et di grande importanza, come all’ incontro, se in alcuna cosa ancora minima ho voluto preterire la sua obedienza, sempre me ne son trovato male. E credo certo, che s’io tornassi a voi senza sua santa voluntà, che tutto l’inferno si ■Scatenarebbe contro di me et in poco tempo sarebbe in grave scandalo a tutti «