Le prime notizie in Eoma su la notte di S. Bartolomeo. 359 siamo noi comunicare a vostra santità, a gloria di Dio e per la grandezza della santa Chiesa».1 Gregorio XIII, che era molto suscettibile alle prime impressioni, 2 voleva tosto dare ordine di grandi manifestazioni di gioia ; ma l’inviato di Francia lo dissuase, facendogli osservare che conveniva prima aspettare le notizie ufficiali del suo re e quelle del nunzio.3 Questo contegno di Férals si ricongiungeva alle sue relazioni tese con il cardinale di Lorena, che egli incolpava, di non averlo aiutato abbastanza nella questione della dispensa. Il cardinale credeva di non meritare un tale rimprovero. Da che il re ebbe avvertito Férals di non far nulla senza il consiglio del cardinale, questi aveva tentato tutto il possibile nell’affare della dispensa, com’egli comunicò il 28 luglio a Parigi, ma poiché la difficoltà basavasi sul motivo religioso, vide che non era il caso di ottenere qualche cosa. Il vero motivo del sentimento ostile di Férals stava nel geloso timore, che il cardinale attirasse a sé la rappresentanza totale degli interessi di Francia.4 Questo timore non era Siffatto infondato, poiché al Lorena veniva molto in acconcio sia la sua posizione di membro del sacro collegio, come pure la circostanza che egli fin dal tempo del concilio di Trento era ben conosciuto dal papa. Di ambizione egualmente non ne mancava ; questo lo dimostrò chiaramente il suo sforzo di assicurare alla sua casa la gloria di avere distrutto gli Ugonotti. L’intervento di Férals, il quale impedì ogni sorta di congratulazioni da principio fece che molti dubitassero della verità della notizia sulPesterminio degli Ugonotti.3 Passarono due giorni così in viva attesa.6 Finalmente il 5 settembre si ebbe la piena certezza. Al mattino di questo giorno7 giunsero le notizie di Salviati 1 * « Quando l'ill. sigrl cardinali di Loreno, Ferrara, Est et Sans li porto-rono la nova entrati in camera fatta la debita riverenza, disse il card, di Borono: quale nova desidererebbe la Stà Vestra più d’ogn’altra. Rispose il ponte-fi' : '1 esterminio delli Ugonotti per esaltatione della fede cattolica Romana, Et lo esterminio loro portiamo alla S*à Vestra a gloria del Sig. Dio et grandezza della sua s. chiesa ». * Note di Musotti, Archivio Boncompagni In Iionia. - Questo carattere, che Serrano giustamente rileva (Liofa II, ITI), Romier (lue. cit.) io trascura, quando dal contegno del papa conclude che egli aveva P'ir saputo dell’imminenza della Notte di S. Bartolomeo. I Vedi la relazione di Férals dell’ll settembre 1572 presso Acton 56, e Letlres de Cath. de Mèdici» IV, 139 nota. 4 Sulla tensione fra Férals e il card. Ch. Guise v. la relazione del card. Delfino in Acton 54, che non è stata utilizzata da H. de la Ferrière (Lettres de Cath. de Mèdici» IV, min), nè da Romier (loc. cit. 531). 6 Vedi la relazione di Oapilupi del 5 settembre 1572 in Intra 13. fi Una lettera privata al card. L. d’Este, che giunse il 3 settembre, comunicò la prigionia del re di Navarra : v. Romier in Revue du Seizième Siècle I. 551. II corriere era arrivato nella notte; v. la relazione di Fr. Gerini e di Ales. de Medici in Torne loc. cit. 5.