44 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 1. al disbrigo degli affari di Stato, che l’ambasciatore di Venezia, già nel 1573, gliene dette in riguardo grandi lodi.1 Talvolta il Galli mancò pure della necessaria avvedutezza. 2. Come Gregorio XIII si distinse per l’ampiezza delle sue vedute, così anche per il suo straordinario senso pratico e per l’eccezionale capacità organizzatrice nel campo ecclesiastico. Ciò lo prova particolarmente l’istituzione delle Congregazioni e delle Nunziature. Fin dall’antichità i concistori, ossia le adunanze dei cardinali presenti in Roma tenute sotto la presidenza del papa, avevano servito non solo per compire particolari atti solenni, ma anche per la discussione profonda e per l’esecuzione finale di numerose ed importanti questioni di ogni genere, delle quali il capo della Chiesa era costretto occuparsi.2 Gli atti concistoriali son testimoni della premura con cui Gregorio XIII si dedicò a questo compito. Risulta da quelli che durante il suo pontificato furono tenuti concistori molto più spesso che sotto Pio V.3 D’altra parte di fronte ai nuovi e difficili compiti che portò seco il tempo della riforma e della restaurazione cattolica, si dimostrò il concistoro un apparato troppo ampio e troppo pesante per l’amministrazione della Chiesa. Il mondo era diventato più grande per i viaggi di scoperta dei portoghesi e degli spagnuoli, mentre la unione regolare delle poste diminuiva le lontananze ed avvicinava le nazioni fra loro. La comunicazione dei vescovati con il loro centro in Roma diventò più facile e più frequente. Le domande alla curia aumentarono, il peso degli affari di governo diventò sempre più grave. La lotta che la Chiesa doveva sostenere nelle diverse regioni per la sua esistenza contro l’irrompere dei novatori religiosi, richiedeva la più grande attenzione per parte della Santa Sede. Tutto ciò spingeva ad un aumento degli organi di governo. Si tentò di dominare la moltitudine e diversità degli affari, col formare speciali congregazioni cardinalizie, emanazione del concistoro, nelle quali venissero discusse questioni difficili ed importanti da cardinali e da prelati esperti nei relativi affari, e disbrigate con la cooperazione e decisione del papa . In principio queste congregazioni, stabilite caso per caso, mancarono di stabilità e di forte struttura. 1 Vedi la relazione di N. da Ponte 13. 2 Cfr. la nostra trattazione nel voi. I, 731 ss. e la letteratura ivi citata. 3 Ad eccezione dei mesi di estate, ogni settimana aveva luogo un concistoro. Cfr. in App. n. 14 la «relazione del 1574, Biblioteca Corsini in Roma. Vedi anche Karttunen, Grégoire XIII, p. 68, e il Diario di Santori in Studi e (loc., voi. XXIII-XXIV.