Attuazione dell’obbligo della residenza. tenne ancora tre mesi in Roma, nella maniera più affettuosa, per poter usufruire del suo consiglio nei provvedimenti di riforma.1 Allorché il Borromeo se ne tornò a Milano e il 12 novembre 1572 nuovamente ripetè la sua rinunzia, Gregorio XIII vi dette il suo assenso.3 II successore del Borromeo come grande penitenziere fu l’illustre cardinale Hosio.2 Del resto il Borromeo a mezzo di Bernadino Carniglia e di Cesare Speciali, con i quali egli restò in continua corrispondenza, potè anche da Milano far valere in Roma i suoi desiderii e consigli per il bene di tutta la Chiesa. 4 Se Gregorio XIII a poco a poco tolse tutti i vescovadi ai cardinali che non facevano residenza, ciò corrispondeva pure all'intento che i numerosi vescovi che si trovavano alla curia fossero obbligati a tornare alle proprie diocesi.5 Gregorio vedeva di malocchio anche la noiosa permanenza dei vescovi, che volevano essere consacrati in Roma. 6 Nell’anno giubilare 1575 furono fatte delle facilitazioni affinchè i vescovi potessero tornare subito di nuovo alle proprie diocesi.7 Tutti i nunzi ricevettero l’ingiunzione d’insistere sull’obbligo della residenza.8 Con quale severità si procedesse, lo dimostra il fatto che al vescovo di Castellammare, sebbene questa città sia proprio vicino a Napoli, fu proposta la scelta o di risiedere ivi, o di rinunziare al suo posto di cappellano maggiore in Napoli.9 Così anche, non fu affatto contento Gregorio che il patriarca di Aquileia e il suo coadiutore Giusti- 1 Vedi la * relazione di Cusano del 20 sett. 1572, Archivio di Stato in Vienna. Cfr. il Breve presso Sala I, 258; Bascapé 1. 3, c. 1, p. 57; Sylvain II. fil s. Su la generosità del Borromeo v. Cusano * relazione di Roma del 6 ottobre 1572, loc. cit. 2 Vedi Sylvain II, 63 s. 3 Vedi Eichhorn II, 466 s. Dopo la morte di Hosio il card. F. Boncom-pagni ricevette l’ufficio di grande penitenziere « che per dignità è, si pud dire il supremo della corte et rende 5000 scudi l’anno», è detto nell’ * Avviso di Roma deU’8 agosto 1579, Uri). 1047, p. 263, Biblioteca Vaticana. 4 Vedi Bascapé 1. 3, c. 1, p. 57. 5 « Questi prelati partono verso le loro chiese et bieri partì Mons. di Pavia et Mons. di Martorano, benché questi non ha vescovato » avvertiva Capilupi il 28 febbraio 1573, Archivio Gonzaga in Mantova; il papa vuole, »informa Odescalchi il 12 dicembre 1573, « che tutti i vescovi facciano la residenza » ; idem, cfr. Santori, Diario concist. XXIV, 213, 228 s., vedi anche Mucantius, Dmrvum (Archivio segreto pontificio) sul concistoro del 26 febbraio 1574. 6 Vedi Avviso di Roma del 12 dicembre 1573, Urb. 1048, p. 345, Biblioteca Vaticana. 7 Vedi la »relazione di Ousano del 1 gennaio 1575, Archivio di Stato in Vienna. 8 Nella * Nunziatura, di, Venezia XIII si trova una lettera di Ragazzoni al vescovo di Famagosta in data 17 ottobre 1577 ; con essa lo esorta all osservanza della residenza, Archivio segreto pontificio. Cfr. ibid. le lettere al nunzio di Venezia del 1575-1576. 9 Vedi Maffei I, 87. Cfr. Mutinelli I, 112.