Michele Baio a Lovanio. 227 ài Lovanio. Gregorio acconsentì alla domanda e il 29 gennaio 1580 emanò la bolla richiesta.1 Nell’esordio è detto: che è diritto del papa di mettere nelle mani dei fedeli le decisioni dei suoi , redecessori, ogni qualvolta essi ne abbisognino; perciò in questo uo decreto seguiva la bolla di Pio V, come egli la trovava nei regesti. Di questo difficile compito, di pubblicare in Lovanio la bolla, di indurre Baio alla sottomissione, fu incaricato il menzionato gesuita Francesco Toledo,2 che nei circoli di Roma era stimato quale un prodigio di sapere.3 Nel marzo 1580 giunse Toledo a Lovanio; dapprima egli si rivolse a Baio stesso, e, in una discussione famigliare, riuscì realmente a conciliarsi e a guadagnarsi ¡1 cancelliere. Quindi convocò un’adunanza della facoltà e spiegò erchè il papa si fosse deciso di confermare e pubblicare la bolla di Pio V. In un’ulteriore seduta fu letta la bolla di Gregorio XIII, dopo cui Toledo rivolse a Baio la domanda se parecchie delle roposizioni ripudiate non si trovino realmente nei suoi libri a stampa, ed ivi vengano difese, nel senso in cui esse sono condannate dalla bolla. Naturalmente quest’ultimo inciso mirava alla discussione sul così detto «Comma Piano». Baio rispose affermativamente. Chiese quindi Toledo se egli riprovava queste e le altre proposizioni condannate dal papa. Io le riprovo, replicò Baio, nel senso della bolla e nel modo e maniera con cui la bolla le condanna. 4 La stessa domanda fu quindi diretta agli altri presenti e tutti risposero ugualmente come Baio. In ulteriori discussioni con 1 dotto, Toledo ottenne una dichiarazione scritta del 24 marzo ! 580 e da lui sottoscritta. Baio dice in essa che le dichiarazioni di ! oledo hanno fatto su lui impressione ; esser lui persuaso che la ondanna era giusta ed equa e conseguenza di una riflessione e di un esame maturo. Egli confessa che in alcuni dei suoi scritti interiori si trovavano molte di queste proposizioni e che ivi ven- 1 Bull. Iìrm. Vili, 314 ss. datato «anno Incarnationis Dominicae 1579, tal. febr. pontili catus nostri anno VIII ». L’ottavo anno del pontificato de- 1 °rre dal 26 maggio 1579 sino al 25 maggio 1580. Il 29 gennaio in quest’anno < 'ide per ciò nel 1580. Nel Bull. Roin. loc. cit. la bolla è giustamente inserita fra ¡1 16 dicembre 1579 e il 23 marzo 1580. Ma il datum a p. 320, come non di rado, è interpretato erroneamente. 2 I brevi, con cui egli fu munito (a Baio ed all’università di Lovanio, del 1!* gennaio 1580, autorizzazione per assolverlo del 2 febbraio 1580) in Theinbk, -ivnales 1580, n. 79 (III, 206 ss.). L’* istruzione per Toledo in data 20 gennaio 1580 in aod. R. Ss. 6., p. 51 s. della Biblioteca Angelica di Roma. 3 Un breve di Gregorio XIII rtel 22 novembre 1575 raccomanda al duca 'li Baviera: «ne mendaciis credat contra Franciscum Toletum Iesuitam, homi-n»m omnium qui nunc sunt sine ulla controversia doctissimum..., cuius comsilium 'n rebus gravissimis S. Poenitentiariae omnibusque, fere, quae ad animarum salutem pertinent, adhibet [SS. Pontifex]... SynopHs actnrum 8. Redi* 77 ». 4 Le Bachelet 55 ; efr. Astrain IV, 47.