134 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 2. a Fermo; altri ne seguirono nel 1591 a Camerino, nel 1592 a Coli-gnac in Francia, nel 1593 a Palermo.1 Nonostante una grande capacità nel lato scientifico come in quello del più bello spirito, Filippo, per amore di Dio, nella sua gioventù aveva rinunziato alla scienza e alla ricerca del bello. Pure da uomo maturo egli esercitò un influsso profondo in entrambi i campi ; il suo Oratorio gliene dette l’appiglio. Se prendevano la parola nelle adunanze serali anche i laici, che non possiedono nel difficile campo scientifico della fede la coltura bastante, veniva da sè che essi prendessero a preferenza i loro temi dalla vita dei santi e dalla storia della Chiesa. Fu al suo prediletto discepolo Cesare Baronio ancora secolare, di circa venti anni, che Filippo fece tenere tutte le sere un discorso tolto dalla storia della Chiesa e lo tenne severamente fermo in questa materia, sebbene il Baronio si sarebbe rivolto in preferenza a lavori puramente religiosi ;2 in uno spazio di trent’anni ebbe il Bai'onio occasione per sette volte di studiare in tutta la sua ampiezza l’intiero campo, in cui egli un giorno doveva diventare così profondo.3 Nell’anno 1568, dopo una preparazione di dieci anni, Filippo dette a lui l’incarico di scrivere una storia della Chiesa in opposizione alle Centurie di Magdeburg e tenne fermo inesorabilmente al suo tema questo discepolo che quasi disperato per l’imponenza dell’opera gigantesca, voleva opporvisi. Dopo la morte di Filippo, il Baronio, in fronte all’ottavo volume dei suoi Annali dice apertamente innanzi al mondo che tutto il merito del lavoro del discepolo spettava al suo padre e maestro; in una luce più alta aver Filippo riconosciuto il pericolo che minacciava la Chiesa con le Centurie e in conseguenza aver formulato il piano di una * Nell’Olanda gli Oratoriani ci giunsero nel 1620 (-Montaigu) e nel 1626 (Donai), in Spagna nel 1645, nelle Indie Orientali nel 1650, in Polonia nel 1665, in Portogallo nel 1(568, nel Messico nel 1669, nel Brasile nel 1671, nel Perii nel 1686. Vedi l’elenco degli Oratori in Capecklatro II, 701 ss. ; Marciano, Memorie historiche della Congreg. deU’Oratorio, Napoli 1693. In Germania la Congregazione fu trapiantata da I. G. Seidenbusch, il quale era diventato ora-toriano in Roma nel 1695, e (fondò quindi Oratori in Aufhausen in Baviera (confermato dal papa nel 1675), in Vienna (1702) e in Monaco (1707). Cfr. A. Ebner. Propst Joh. Georg Seidenbusch und die Einführung der Kongregation des hi: Philipp Neri in Bayei-n und Oesterreich, Köln 1891. In Ceylon si distinse in difficili tempi come missionario degli Oràtoriani Giuseppe Vaz, oriundo Indiano (morto nel 1711). (Vita per Do Rego, Venezia 1753 ; Zaleski. Kalttuttn 1896: cfr. A. Hvönder. Bannerträger des Kreuzes II, Freiburg 1915, 180 ss. Nel secolo xix Newnuin, più tardi cardinale, introdusse l’Oratorio a Londra e Birmingham (1847). ! 2 Cfr. la sua deposizione nel processo di canonizzazione di Filippo Neri presso Cai.f.nzio 948. 3 Barnabeo. Vita Baronii 40 ; Baronio stesso nel suo ringraziamento a Filippo in principio dell’8» 'voi. idei suoi AnnaU, ristampato in Barnabeo 54. Su i discorsi del Baronio nell'Oratorio v. Laeaimer, Analecta 76.