490 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 9. al duca Ernesto di Baviera, dell’esecuzione della consegna e fu incaricato il nunzio Gropper, che il 23 luglio giungeva in Germania, dello spinoso compito di render possibile al vescovo l’accettazione di un assunto che egli si era obbligato con giuramento a non eseguire.1 Gropper non ottenne gran chè nella sua fugace visita al vescovo; pure Giovanni Egolf gli consegnò una copia della capitolazione elettorale che in Roma suscitò violenta indignazione.2 La congregazione Tedesca decise allora 3 dopo lunghe discussioni1 di fare eseguire la fondazione del collegio di Augusta dal nunzio Portia. Portia con questo si vide di fronte ad un compito che molto presto lo nauseò. I canonici tentarono in principio di sfuggire ad una risposa alle sue rimostranze; per mesi il nunzio dovette starsene in Augusta inerte e allorché finalmente ebbe in mano la risposta si fece manifesti» che il capitolo difettava di buona volontà. Xè proteste, nè memoriali, nè ammonimenti pontifici o dell’imperatore e molto meno trattative avanti al duca Alberto V ottennero alcun risultato. La cosa fluì che Portia nel maggio 1575 fu richiamato da Augusta.5 Pure per riguardo al vescovo gravemente infermo, Portia ritardò ancora la sua partenza sino al settembre. All’appressarsi della morte Giovanni Egolf si angustiava sempre più per la capitolazione elettorale da lui giurata, pure egli per lungo tempo non volle esprimersi con il nunzio. Solo pochi giorni prima della morte (4 giugno 1575) egli fu liberato dall’opprimente angustia della sua coscienza. Successore di Giovanni Egolf fu l’autore della capitolazione elettorale Marquard von Berg. Sembrò oramai svanisse ogni speranza per un collegio di Gesuiti, ma appunto adesso fu potuta realizzare. Contro ogni attesa il sindaco e il Consiglio nel 1580 dettero il consenso per la fondazione dell’istituto; in breve tempo il collegio tanto combattuto fu finalmente istituito.8 8. Il nuovo incarico per Portia gli assegnava ancora tutto un nuovo campo di lavoro.7 Come su le condizioni del sud e del nord della Germania, così il papa voleva ormai assicurarsi per mezzo di un suo inviato sullo stato del sud-est della Germania e su quello della Svizzera. In principio per questo difficile compito era scelto Francesco Sporeno, un francescano di Udine, il quale come lettore al convento di S. Croce d’Innsbruck aveva attirato a sè l’atten- 1 Ibid. xxxv. L'istruzione per Gropper del 19 luglio 1573, in SchwaK loc. cit. 43 s. 2 Nuntiatur bericht e IV, xxxvii, xxm. 3 II 2 marzo 1574, in Scihvarz, Zehn Gutachten 86. * Ibid. 81, 82, 84. 5 Vedi sotto p. 491. 6 Agricola dee. 4, n. 407-432, n. 214. _ 7 II 6 maggio 1575, Nuntiaturberichte V, 10 ss. ; Reinhabdt-Steffeks *