Sporeno e Portia nel sud-est della Germania. 491 zione dell’arciduca Ferdinando, dal 1573 dimorava in Roma come suo rappresentante e dal 1575 ivi cercava di spianare la via alla sede vescovile di Münster ad Andrea, il figlio di Ferdinando.1 Per i luoghi della pre-Austria spettanti all’arciduca sembrò appunto Sporeno l’uomo adatto ; per suo mezzo si poteva ottenere nel modo più facile il potente aiuto di Ferdinando per il ripristino dell’antica religione nei vescovadi del Reno superiore, per risollevare l’università di Friburgo in Brisgovia ancora cattolica, ma assai decaduta, per i seminari bramati da tanto tempo, dai quali potessero uscire fuori dei novizi per i conventi deserti della Germania. Presto però un incarico che oltre il sud-est della Germania abbracciasse anche la Svizzera, parve troppo vasto per un sol uomo, si pensò quindi di farvi partecipare anche Portia.2 Egli e Sporeno dovevano in principio lavorare insieme in Friburgo e nel territorio di Basilea, quindi Sporeno si separerebbe dal nunzio per dedicare le sue cure alla Svizzera.3 Passarono ancora oltre quattro mesi, prima che entrambi gli inviati alla fine di settembre da Augusta potessero partire per il loro nuovo campo di lavoro. Sporeno fu trattenuto ancora per più mesi dagli affari del Tirolo; visitò il convento di Georgenberg,4 e si occupò delle restanti questioni della riforma ; particolarmente egli fece severi progetti contro le concubine dei chierici; la pena del bastone e l’esilio, e se recidive il carcere perpetuo doveva essere adibito contro di esse, ed anzi per i motivi spesso ripetuti5 il Tirolo, la Baviera e il Salisburgo dovevano procedere insieme.6 Per l’esecuzione di questo disegno era inevitabile un viaggio che assorbiva molto tempo,7 come pure per le trattative sul successore alla sede vescovile di Münster, cui Sporeno dovette dedicare di nuovo il suo tempo, dopo il suo ritorno da Roma.8 Allorché poi alla fine di agosto pervenne in mano di Portia l’istruzione per la nuova nunziatura, anche da parte di lui ne derivò una causa di ritardo. 1 Nuntiafurberichte V, xiii ss. Hibst II, 83-85. 2 Nuntiaturberichte V, 10 s. 3 Ibid. 12. Le lettere credenziali per Portia e Sporeno ai vescovi e capitoli ecc. del 30 aprile 15T5, presso Reikhabdt-Steffens 55 s. 4 L’arciduca Ferdinando al papa il 9 luglio 1575, in Theinek II, 66s.; Xuntiaturberichte V, 92, n. 5. Sporeno a Galli il 6 luglio 1575, in Reinhabdt-Steffens 61. Ibid. 63, 65 s., 69 s., cfr. anche le lettere riportate in seguito del ® e 15 agosto, 4, 10, 19 ottobre, 2 novembre 1575. 5 Vedi sopra p. 423, 479. 0 Portia il 22 agosto 1575, Nuntiaturbericlite V, 155 s. 7 Ibid. 157, n. 4. 8 Sporeno al papa il 9 luglio 1575, ibid. 147, n. 3. Sporeno a Monaco per la questione di Münster, al principio di settembre 1575, ibid. 186 e n. 1.