90 Gregorio XIII. 1572-1585. Capitolo 2. gli propose i tre voti solenni, assieme al voto di condurre per sempre una vita comune. Le Orsoline accondiscesero a questo cambiamento della loro originale forma di vivere, Gregorio XIII la confermò nel 1572.1 Nel 1579 il cardinale di Milano fu nominato visitatore apostolico della giovane congregazione,3 la cui regola egli esaminò in una visita a Brescia e la cambiò in un punto importante: cioè egli sottopose le suore immediatamente ai vescovi diocesani, venendo così soppresso l’ufficio della superiora generale di tutta la congregazione,3 e questa medesima posta su nuove basi giuridiche. Nel suo quarto Sinodo provinciale, tenuto nel 1576, raccomandò il Borromeo ai suoi vescovi suffraganei l’introduzione delle Orsoline come un mezzo sommamente efficace per il miglioramento delle loro diocesi. La congregazione si propagò allora in Verona, Parma, Modena, Ferrara, Bologna e Venezia.4 Come Gregorio XIII abbia favorito l’ordine dei Teatini lo dimostrano i documenti e le grazie da lui concesse per le case di Rimini, Milano, Cremona, Padova, Genova, Napoli e Capua.5 I Teatini di Roma ricevettero da lui un regalo di 2000 ducati d’oro per compiere la loro chiesa di S. Silvestro al Quirinale.6 Poco prima di morire seppe Gregorio ancora della fondazione di una casa dei Teatini in Mantova.7 Ai Fratelli della Misericordia, detti Fate-Benefratelli, assegnò il papa nel 1582 l'antica chiesa nell’isola Tiberina, che prende il nome dal greco S. Giovanni Calibita;8 il suo limitrofo ospedale, che godette grande favore, ebbe da lui un dono di 3000 scudi.9 retinendum, sed ad excitandum vehementius In femineo sexu innocentis vitae, omnis christianae pietatis et caritatis Studium ». Tutti i vescovi potrebbero per ciò introdurle nelle loro diocesi. Acta Ecclesiae Mediolancnsis I, Bergamo 1738, 198. Cfr. Regola, della Compagnia di Sant’Orsola, ibid. II, 912, 917. Breve del 24 dicembre 1582, con cui fu stabilito, in riguardo alla dote, che l'ingresso nella confraternita delle vergini di S. Orsola sia equiparato all’ingresso in un monastero. E Gregorio XIII dice di questa associazione in un breve : «