La diocesi Hildesheim. 607 fu interrotta da un lungo viaggio a Liegi1 dove ugualmente egli dovette assumere quella diocesi. Pure il periodo del suo governo fu una fortuna per Hildesheim. Quando Alessandro Trivio nel 1575 visitò la diocesi di Hildesheim per incarico Pontificio, nonostante l’assenza del vescovo, potè osservare, che la sola elezione del potente principe di Baviera aveva fatto una forte impressione sui protestanti; il consueto orgoglio, con cui essi cercavano di tiranneggiare i preti era molto svanito; se il vescovo fosse solo stato presente egli senza molta fatica avrebbe potuto introdurre le necessarie riforme nel clero e ricondurre sul buon sentiero il laicv.ro.2 Trivio cercò particolarmente di esortare il clero all’esatto adempimento dei suoi doveri; così insistette presso i canonici di Giovanni, che non soddisfacevano al coro, perchè la loro chiesa era devastata, e ciò nonostante percepivano ancora le rendite, perchè adempissero il loro dovere in un’ altra Chiesa.3 Secondo la volontà del legato pontificio, anche dopo la sua partenti, il governo vescovile fece poi osservazione col clero della diocesi.4 i'na visita vescovile seguì a quella pontificia nel 1608; con l’autorizzazione del Papa, essa venne tenuta insieme da rappresene nti del vescovo Ernesto e dell’Elettore di Magonza, metropoliti' di Hildesheim.5 II tribunale ecclesiastico, il così detto Uffi-cialato, sorse di nuovo nei primi anni di governo del nuovo vescovo, nel 1586 si venne alla istituzione del concistoro o consiglio ect estiastico.0 Per il ripristino dell’antica religione sotto il duca Ernesto si fece quello che fu possibile. Nel territorio, su cui il vescovo era anche principe civile a poco a poco furono messi parroci cattolici.7 Nello stesso anno 1573 cominciò a predicare in Duomo un alunno del collegio Germanico, Enrico Winichius (': 1612), che Trivio sentì generalmente lodare.8 A poco a poco vennero pure i Gesuiti; la loro casa nel 1601 si ampliò in col-k’g.o, che si mantenne, nonostante tutte le ostilità.3 1 Dal 0 gennaio all’ll febbraio 1581, iblei. 290. Sul viaggio eli Liegi < Rob. Turneri sermo panegyrieus de triumpho, quo Bavariae dux Krnost vis... fuit inauguratus episcopus Leodius » nei suoi Panegyrici sermones duo, Ingol-«tacìii 1583, 91-187. 2 Trivio a Galli il 3 maggio 1575, in ISohwaez, Oropper 281. : Ibid. 282. Alla linea 20 nello stesso luogo va letto : « otiose comeduntur ‘invece di commendentur) peccata populi » (secondo Osea -t.S). 4 Bertram 335. " Ibid. 339-344. 6 Ibid. 336. 7 Ibid. 398-431. b Ibid. 345. Schwarz loc. cit. 281. 0 Bertbam 349, 356 ss. Su Winich cfr. iSchbkibek II, 299 ss.