Nuovo assalto contro il cattolicismo nei Paesi Bassi. 409 accarezzò una soluzione pacifica dei torbidi ivi avvenuti.1 Di fronte alle notizie contradittorie su questi avvenimenti così intrigati. era sommamente difficile il poter decidere se fosse opportuno l'invio di un legato pontificio per la restaurazione della pace. Una speciale commissione composta dei cardinali Morone, Galli, jranvella, Sforza, Orsini, Madruzzo e Guastavillani ebbe ad occu-pars. di questa questione.2 Sebbene la maggior parte dei consiglieri del papa, giudicasse prematuro «l’apparire della croce apostolica» nelle provincie ribelli,3 pure il nunzio di Germania, Bai ¡lomeo Portia, ricevette l’incarico alla fine del 1577, secondo questo indirizzo di prendere egli stesso ulteriori informazioni nei Pae ì Bassi. Impedito dai torbidi della guerra di poter fare le sue osservazioni sul posto, Portia, dalle notizie che gli giunsero poti formarsi la persuasione che solo le armi sarebbero state in grado di ristabilire l’ordine nei Paesi Bassi.4 D’altra parte fu comunicato al papa che gli abitanti della infelice nazione si erano cosi alienati dalla Spagna, che solo la mediazione di un terzo potevi, rendere possibile la pace; Gregorio XIII quindi influisse per. '¡è Filippo II finalmente ammettesse la mediazione dell’imperatore. 8 Dichiarazioni di simile natura confermarono Gregorio XIII nell? sua aspirazione di tentare ancora una volta un intervento pacifico nei disordini neerlandesi in luogo della severa procedure. contro gli Stati generali desiderata per parte della Spagna.6 L’aver conosciuto le trattative del duca di Anjou con gl’insorti, decise il papa nel giugno 1578 a passi decisivi. In prima ebbe luogo l’invio di Frangipane ad Enrico III per impedire l’unione di \njou con i Neerlandesi.7 Quindi alla fine di giugno il cardinale Madruzzo ricevette l’incarico di far trattative con l'imperatore Rodolfo II per rimuovere i torbidi dei Paesi Bassi. Il pen-sieio del papa partiva dal fatto che credeva, come anche Filippo II, che fosse prima necessario allontanare l’arciduca Mattia. Inoltre l’imperatore Rodolfo avrebbe dovuto vietare nell’impero qualsiasi aiuto agli insorti. Ma le vere trattative della pace Gregorio XIII le voleva compiere da sè a mezzo dei suoi legati.8 1 Cfr. Hansen, Vuntiaturberichte I, 173, n. 3, II, xxxvm. Vedi Maffei I, 267. 3 Questo lo riferisce Odescalchi nella sua * lettera in data di Roma 27 novembre 1577, Archivio Gonza sa in Mantova. 1 Vedi Hauser, Nuntiaturberichte I, 205, 214, 255, II, xxxviii s. Vedi Theijter II, 436 s. e Hatjsen loc. cit. II, xxxix. L’opposizione in Roma fece valere, che gli «'Stati uniti » volevano pure ■'••«tare cattolici; v. la »relazione di Òdescalchi in data di Roma 5 aprile 1578, Archivio Gonzaga in Mantova. \ edi la * relazione di Mgr. Sega in Inf. polit. 28, 1 ). 331, Biblioteca (1 * ^tato in Berlino. ' Vedi Hansen loc. cit. II, xl s., 195 s., 203 s.