MAGGIOR CONSIGLIO o che ha refTuiià. o che ha mancato eie. Et in fine «lice : Metterasse quelle pane et grane che parerà. Et nota, non si fa mai manco di nuove vose per conseio, se non quando alcun signor vien per veder el conseio, si fa manco vose per non tediarlo. Poi venuto zo el cancelier di Tenga. chiama davanti la signoria l'avogador de comun. li cai dii conseio di x, ti auditori vechij et nuovi; *'t ivi in man dii cancelier turano d'osservar le leze et ordeni dii conscio. Et uno avogador et uno cao di x vanno, che sono in sctimana. a scntar in cao dii conseio sul dm-stabè a l’incontro de la signoria in allo, a ciò possi veder quelli con tra tacessero a li ordeni de la terra, l.i altri a\ogadorì va al suo loco, et i cai di x va da l'altra banda a scntar a presso la signoria. Et li auditori vanno al loco suo. I qual lutti nominati stanno con li soi nodan attenti, et regolano el conscio; et se cadaun fesse alcuna cossa contra i ordeni. o mudasse de banco a banco, o andar do volte a capello, et umilia, uno di questi vien enti, et la leze contra li delinquenti statini per U signorìa è mandala ad cxctution senza altro conscio De- — 114 —